I Folletti

Oggi, per miti e leggende parleremo di folletti, quei minuscoli esseri fatati che popolano le fiabe e alcune tradizioni popolari.

Le caratteristiche presenti nei folletti comuni in tutte le tradizioni, sono: piccole dimensioni, permalosità nel rapporto con gli uomini e ambivalenza dei loro atteggiamenti, capacità di assumere altre sembianze, alcune volte sono benevoli e aiutano l’uomo con magie e lavori domestici, altre volte sono piuttosto dispettosi e persino pericolosi. Per ingraziarsi la loro benevolenza è sufficiente offrire loro un po’ di cibo.

Quasi sempre hanno un aspetto antropomorfo, anche se le loro dimensioni sono molto piccole, variabili da poco più di mezzo metro a pochi centimetri. Nella mitologia nordica, gli elfi sono esseri semidivini dalle ridottissime dimensioni, per lo più benigni, che sono una personificazione delle forze della natura.

Vampiri – periodo dell’Antica Grecia

Oggi per la sezione vampiri cercheremo di capire per bene l’origine, dal Conte Dracula, i Vampiri, la visione degli Assiri, degli egizia e di molti altri popoli antichi, che lo hanno sempre paragonato ad un individuo succhiasangue, a colui che vive nel buio, al non morto.
Nel periodo dell’antica grecia i vampiri, secondo testimonianze, erano dei bevitori di sangue, nell’Odissea ne vengono citati due, Tiresia e le sirene.

Tiresia era uno spirito vampiro chiamato da Ulisse attraverso il sacrificio di una pecora, il cui sangue poi, venne sparso per far uscire allo scoperto l’essere immondo:

E quando con voti e suppliche le stirpi dei morti ebbi invocato, prendendo le bestie tagliai loro la gola sopra la fossa: scorreva sangue nero fumante. S’affollarono fuori dall’Erebo l’anime dei travolti da morte… ma io, la spada affilata dalla coscia sguainando, sedevo e non lasciavo le teste esangui dei morti avvicinarsi al sangue, prima che interrogassi Tiresia


Vampiri – l’origine

Oggi parleremo di Vampiri, partendo dall’inizio, dalla derivazione del termine stesso, l’etimologia del nome.

Il termine Vampiro s’identifica in una persona defunta, una delle creature simbolo del male, che agiscono nella notte. L’origine di questo nome è molto antica e è presente nella cultura di ogni popolo.

Nell’antica Babilonia già erano presenti delle tavolette con sui scritte delle formule tese a proteggere dai demoni succhiatori di sangue (Etimmé), la tavoletta è sita al British Museum.

Avalon – L’isola che custodisce numerosi misteri

Oggi per la rubrica leggende e miti parleremo di Avalon, l’isola leggendaria posta in qualche parte nella Gran Bretagna, in cui si pensava vivessero delle fate e chiamata anche Isola delle Mele.

Secondo delle leggende, l’Isola fu visitata da Gesù e da Giuseppe d’Arimatea e  fù luogo di sepoltura, del Sacro Graal. Questa isola è posta, nella cittadina di Glastonbury, famosa perché si dice sia situata su delle antiche Ley Lines e luogo di sepoltura di Re Artù.

Durante il regno di Re Enrico II, l’abate Enrico di Blois fece una ricerca e portò alla luce, a cinque metri di profondità, una bara con un iscrizione Qui giace sepolto l’inclito re Artù nell’isola di Avalon. Il luogo venne poi meta di pellegrinaggio.

Sirene – tra mito e realtà

Oggi parleremo delle sirene, delle creature antichissime, già conosciute nella mitologia ellenica dove erano rappresentate come creature incantatrici, o come esseri orribili con il corpo da uccello e la testa da donna.

Nel periodo medievale troviamo testimonianze nel Liber Monstrum, in cui si dice assumessero le sembianze di esseri metà donne metà pesci, ma dolci, leggiadre e gentili creature. La figura della sirena compare anche nei bestiari medievali accanto a creature come unicorni e draghi.

Il loro canto è udibile a 200 metri di distanza, e tutti gli uomini che si ritrovano a sentirne il suono ne rimangono incantati e si buttano in mare per trovarle, se non muoiono affogati, rimangono talmente tanto imbambolati da non opporre resistenza alla loro uccisione.

Divinità orientali – Aditi

Oggi inizieremo a parlare di divinità, un argomento vasto, interessante alla scoperta di antichi credi, antiche mitologie sparse qua e la per il mondo.

La prima divinità di cui voglio parlarvi è Aditi, una divinità della mitologia induista, che vuol dire libera da ogni legame. Aditi è la Madre dello spazio tempo, colei che crea la vita, una Dea Madre che diede alla luce gli Dei e le Dee madri e padri di tutto ciò che esiste.

I Veda la ritengono la Dea del futuro e del passato, settima dimensione del cosmo, essa è tutto, e non è mai nata perché essa esiste da sempre, come ogni Dio.

Le Fate – leggenda, realtà e tipologie

Oggi per misteri e leggende parleremo delle Fate. Esse abitano in mondi e regni fatati, luoghi che pochi hanno la fortuna di vedere.
Queste bellissime creature, si possono vedere solamente in determinate notti, quando la luna piena illumina con luce dorata il crepuscolo. I regni in cui vivono sono stati sempre cercati dagli esseri umani, per molto tempo si è creduto che abitassero in una zona geografica bel precisa, per esempio i gallesi le collocavano nella zona delle montagne, in un luogo celato dalla nebbia, gli irlandesi pensavano si trovassero nell’isola fantasma di Hy Breasail ad ovest, mentre i britanni pensavano fosse l’isola di Man.

Le fate vivono in luoghi diversi, chi tra le acque, chi sotto la superficie del terreno,altre tra il fuoco e altre ancora dell’aria, tra i fiori, ed altre che possono comparire una volta ogni sette anni.

Chupacabras – esiste o è solo una leggenda?

 Oggi parleremo di qualche cosa di particolare, un argomento che ha fatto scalpore durante gli anni novanta, in cui si parlò di una bestia assetata di sangue, il Chupacabras.

Partiamo dall’inizio. Il primo chupacabras fu avvistato nel 1975 a Puerto Rico, ed è conosciuto anche come EBA (entità biologica anomala). Il nome significa succhia capre e ci sono stati avvistamenti di questo essere in Messico, Guatemala, Costa Rica, Florida ed Ecuador.

Secondo il Cox News Service:

La creatura è in parte un alieno venuto dallo spazio, in parte un vampiro e in parte un rettile, con lunghi artigli affilati, occhi sporgenti e l’attitudine alla Dracula di succhiare il sangue mordendo il collo