Afrodite la dea più bella fra tutte le dee, dea dell’amore e della bellezza, era invidiosa della bellezza di una donna mortale bella tanto quanto lei di nome Psiche. La sua invidia, e la voglia di essere l’unica meravigliosa bellezza dell’olimpo e sulla terra la portò a chiedere a Eros, famoso come cupido, di scagliare una delle sue frecce, e di far innamorare Psiche dell’uomo più brutto della terra. Eros accettò, ma mentre schioccava la freccia si punse con la stessa e si innamorò lui stesso della ragazza.
Nel frattempo, i genitori di Psiche erano preoccupati per il futuro della figlia, preoccupati che rimanesse senza un marito, così consultarono l’oracolo che gli svelò che la loro amabile figlia era destinata non ad un uomo mortale, ma ad un mostro che viveva in cima ad una montagna. Psiche ormai rassegnata dal suo destino, andò a cercare il “suo mostro” sulla montagna, lì Zaffiro, il vento che soffia verso Ovest, la sospinse gentilmente verso il basso, facendola arrivare in una caverna all’interno della montagna. La montagna era piena di gioielli e abiti lussuosi cosicchè Psiche decise di rimanere per qualche giorno li in attesa del mostro. Ogni notte Eros le faceva visita, facendole credere che fosse lui il mostro- marito a lei destinato, ebbero anche dei rapporti sessuali. Eros però gli chiese di non accendere mai alcuna lampada, poiché non voleva che lei sapesse chi era e come fosse, in realtà non voleva che lei vedendo le sue bellissime ali lo riconoscesse.