Dal Bigfoot all’abominevole uomo delle nevi

di Gianni Commenta

Secondo gli scienziati ormai tutti i grandi animali sono stati schedati e catalogati e gli zoologi ritengono che il mondo sia gà stato esplorato in lungo e in largo rendendo impossibile che una creatura grande come il Sasquatch possa ancora nascondersi.

Inoltre con i satelliti che spiano in ogni angolo della Terra fotografando, se ci fosse qualcosa lo avrebbero trovato. Eppure avvistamenti di strane creature continuano a susseguirsi e sembrano anche essere attendibili.

Del resto alcuni, anche se pochi, scienziati stimati, sostengono che in remotissime parti del globo qualcosa di sconosciuto potrebbe esserci. Creature antropomorfe potrebbero esitere all’insaputa di noi.

A riprova che può essere decine di anni fa scoprirono un eremita che viveva in una casupola i un piccolo parco cittadino di Portland, in Oregon. L’uomo delle Nevi, ad esempio, il famoso Yeti, parola che deriva dal nepalese yet-teh, vivrebbe in totale isolamento in luoghi raramente frequentati dall’uomo nell’Asia Meridionale.

Uno dei primi uomini a parlare dello Yeti fu il maggiore dell’esercito britannico L.A. Waddell nel 1889 che ne trovò le impornte, però nessuno diede importnaza a questo fatto fino a quando nel 1921 una spedizione inglese scalò l’Everest.

Gli uomini intravidero sul nevaio figure che si aggiravano attorno e quando arrivarono nel punto in cui le avevano viste trovarono orme enormi che assomigliavano a quelle di un piede umano, ma molto più grandi.

Il capo della spedizione, colonnello Charles Kenneth Howard-Bury ne parlò ad un giornalista riportandogli il nome indigeno che veniva usato e una malcomprensione fece si che questa parola diventasse: “l’abominevole uomo delle nevi“.

La figura leggendaria catturò l’attenzione e la curiosità della gente, alcuni partirono alla sua ricerca, come accade sempre in queste situazioni. Scalarono le vette dell’Hymalaya.

Nel 1925 uno spericolato fotografo greco di nome N.A. Tombazi vide un uomo peloso, ma molto più piccol di lui e le sue impronte. Ne concluse che la zona doveva essere popolata da creature di diverse specie (continua)

(photo credits | paranormal.about)

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