Dizionario culti Nordici – quarta parte

di Gianni Commenta

Oggi torneremo a parlare di Mitologia Norrena, cioè mitologia nordica o mitologia vichinga basata su credenze religiose pre-cristiane e leggende di popoli Scandinavi. La tradizione mitologica dell’età vichinga venne trasmessa oralmente, mentre a noi sono arrivate attraverso testi medievali compilati dopo il cristianesimo.

BODHVILD: vuol dire “Bellicosa guerriera” ed è figlia di Nidhudh. Sarà sedotta nel sonno da Volund.
BOLTHORN: vuol dire “Spina del male” è un gigante, padre di Bestla; nonno di Odino, Vili e Ve. Insegnò ad Odino i canti magici che donano la conoscenza.
BOLVERKR: vuol dire “Malfattore”; nome usato da Odino in molte sue avventure mondane e sotto tale nome il dio riesce a conquistare l’idromele della saggezza.
BOR: Il “generato”ossia figlio di Buri; sposo di Bestla; padre di Odino, Vili e Ve.
BORGHILD: Moglie del leggendario re dei Volsunghi, Sigmund; madre del secondo Helgi e di Sigfrido.
BRAGI: Figlio di Odino e sposo di Idhunn, è il dio della poesia che veniva detta “soffio di Bragi”. Bragi dimora nel Valhalla dove ha il compito di accogliere gli eroi. È stato rappresentato con una foltissima barba ed è marito di Idhunn.
BREIDHABLIK: “Vasto splendore” ossia la dimora di Balder; è la più luminosa di Asgard.
BRISINGAMEN: “Collana dei Brisinghi” è un bellissimo gioiello che adorna il collo di Freya; forgiato dai nani Brisinghi. Si dice che la dea, per averla, abbia concesso le sue grazie ai nani.
BROKK: Uno dei nani, che forgiarono portentosi oggetti per gli Asi. Il primo era il cinghiale dalle setole d’oro Gullinbrusti, più veloce del vento, che prese Freyr, il secondo, l’anello Draupnir, che fu offerto ad Odino, il terzo, il martello Mjöllnir per Thor. Loki conscio della potenza di quell’arma si tramutò in tafano per disturbare il fabbro, e l’oggetto venne con il manico corto senza però risentirne in potenza.
BRUNILDE: cole che disubbidì a Odino, proteggendo in battaglia un guerriero invece di un altro ed il dio la punì pungendola con il sopore. Addormentata all’interno del bastione di fuoco Hindasrfjall in lei si imbatté Sigurd e la risvegliò dal sonno tagliando con la spada la corazza che l’avvolgeva come una seconda pelle. Ella possedeva la conoscenza, l’eroe gli chiese di insegnargli la saggezza e lei gli porse un calice di birra, lo istruì con saggi consigli e gli donò le rune della gioia, della vittoria, l’eloquio, della birra, dei rami e della mente. I due si amarono e naque Aslaug. Alla separazione si scambiarono giuramenti di fedeltà e Sigurd le donò l’anello prezioso di Andvari, ma per un incantesimo di Crimilde, la dimenticò per prendere in sposa Gudrun. In seguito, grazie ad un inganno ordito proprio da Sigurd, Brunilde divenne moglie di Gunnar e quando scoprì da Gudrun, di essere stata raggirata e tradita portò a compimento la distruzione dell’eroe. Felice in un primo momento, poi ricordò l’amore e vomitò veleno. Dopo avere disposto le onoranze funebri di Sigurd, si stese accanto a lui sulla pira e si trapassò con la spada.

Fonte | Runemal.org

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