Il drago ignivomo, una terribile creatura

di Gianni Commenta

I draghi alati fecero la loro comparsa in Occidente dapprima nelle opere dei greci, poi nella Bibbia, però fu nell’Europa Medievale che l’immaginazione collettiva fu catturata da queste creature terribili molto spesso dotate di corna e che sputavano fuoco. Sono dei rettili alati che possono arrivare alla lunghezza di dieci metri.

Oltre a questo hanno lunghi artigli e un alito tremendo ed erano in grado di soggiogare un’intera città divorando giovani vergini fino a quando un nobile cavaliere non li uccideva con una magica spada. L’eroe più famose che uccise il drago e salvò la fanciulla è San Giorgio. Attorno alla sua figura sono nate e cresciute moltissime leggende popolari.

Possono arrivare a pesare anche cinque tonnellate, ma grazie a possenti e grandi ali possono rimanere in volo perennemente. Sono animali fieri e consapevoli di essere le creature più potenti al mondo. Vivono molto a lungo, riescono a vedere generazioni di umani e sono intelligentissimi. Un drago può raggiungere capacità e poteri magici molto superiori a quelli di un mago umano.

Mentre in occidente i draghi sono sempre malvagi e pericolosissimi anche da morti, una goccia del suo sangue era letale e dai suoi denti conficcati nel terreno nella notte balzavano fuori guerrieri, in oriente sono sempre stati relativamente benevoli. Se ne trovano molti nel folclore cinese.

Anche il Principe Vlad Tepes, soprannominato Dracula, in occidente faceva parte della leggenda. Dracula in romeno ha un duplice significato: drago e demonio. Si narra però che i draghi non siano sempre stati cattivi, anzi, all’inizio erano di natura bonaria, poi si sono trasfromati in creature crudeli assetate di potere.

Al giorno d’oggi sono perlopiù cattivi, ma per fortuna molto meno che nei secoli passati e visto che amano la solitudine, si nascondono in zone impervie del globo, raggiungibili solamente volando. E questo per noi non può essere che un bene.

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