L’Idra dalle molte teste

di Gianni Commenta

L’Idra è il serpente della palude di Lerna, nato dall’unione di Echidna e Tifone, cresciuto da Era per mettere alla prova Eracle. È un animale mitologico, un mostro dalle tante teste, nella maggior parte dei casi nove, qualcuno diceva addirittura cento.

Con il suo terribile alito mefitico uccideva chiunque gli si avvicinasse e devastava i raccolti. Gli uomini cercavano di ucciderlo tagliandogli le teste, ma queste ricrescevano all’istante e doppie, rendendo vani gli sforzi.

Fu Eracle a sconfiggerlo, grazie alle indicazioni di Iolao che gli consigliò di bruciare il collo dell’animale mostruoso ogni qualvolta gli tagliava una testa. Rimase solo quella immortale che uccise schiacciandola con un sasso.

Il mito greco probabilmente prendeva spunto dal polipo che se perde uno dei suoi otto tentacoli è in grado di farlo ricrescere. L’Idra è riportata in vari bestiari medievali.

Con Idra nel Medioevo si intendeva generalmente un drago a più teste che insieme al drago a tre teste era uno degli animali più temuti. Era feroce e pericoloso e viveva nell’acqua, come un serpente marino.

L’Idra era un drago senza ali dal corpo massiccio e oltre al suo alito, anche il sangue era velenoso ed Eracle lo utilizzò per rendere mortali le sue frecce, ma finì per morire lui stesso a cuasa del veleno che sua moglie aveva messo su un mantello convinta fosse una pozione magica. Il serpente aveva la pelle verde e si nutriva di carne umana per questo faceva strage nei villaggi vicini a dove aveva dimora, per saziare la sua fame.

Viveva nella palude di Lerna insieme a Carcino, altro mostro, stavolta crostaceo. Entrambi divennero poi costellazioni nel cielo e si possono osservare la notte. Carcino è la costellazione del cancro, mentre l’Idra è se stesso. Sono molte le versioni del mito dell’Idra che vengono tramandate e raccontate, questa è solo una delle tante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>