Meditazione guidata attraverso la runa Perth, II parte

di Redazione Commenta

Quale sarà la vostra sorte, il vostro destino? E’ con questa domanda che siamo rimasti lo scorso post. Avevamo appena intrapreso il cammino attraverso la runa Perth, l’aria era calda e gioiosa, i guerrieri vichinghi intorno a noi, bevevano birra intorno al fuoco, l’aria invernale soffiava leggera da foro di sfogo sul soffitto. Il gioco dei dadi teneva occupati tutti quanti, arriva il nostro turno, gettate i dadi, quello che uscirà designerà il vostro destino, come e dove dovrete proseguire il viaggio.

Gettate i dadi; è il numero 6 che esce, ma guardando attentamente i dadi, non sono più dei dadi, ma più una striscia di legno grezzo, dove la runa Perth è stata incisa. Mentre fissate la runa, la runa sembra crescere, piano piano a dismisura, fino a quando prende tutta la vostra visuale, una forza oscura e misteriosa vi prende. Lentamente, poi, la runa svanisce, e vi ritrovate come per magia trasportati in un altro luogo. Siete in un campo, davanti a voi l’albero sacro Yggdrasill vi sovrasta. C’è un pozzo, il pozzo Wyrd, affacciatevi e vedrete le tre donne di nero incappucciate, sono le tre Norme, protettrici dell’albero sacro. Immergono le mani nell’acqua fangosa del pozzo, e la spalmano sul tronco dell’albero, l’albero si rigenera, e diventa sempre più verde e rigoglioso. I rami splendono alla luce del sole. Guardate quel meraviglioso albero, i suoi rami prendono tutta la visuale del cielo, osservateli e a poco a poco essi cambieranno, e diventeranno delle cifre, che le Norme stanno tessendo, quello che fanno è tessere il destino dell’uomo, quindi il vostro. Il paesaggio ritorna a essere quello di prima, le tre Norme spruzzando l’acqua sull’albero, un’infinita vitalità traspare dall’albero. Vorreste avvicinarvi alle Norme, ma sapete che esse devono parlare per prima.

Le Norme continuano a schizzare acqua, alcune gocce cadono sul vostro capo, e all’improvviso il mondo intorno a voi comincia a scurirsi, si dissolve, fino a vedere solo la sagoma dell’albero. Tutto è buio, solo una luce bianca debole ma incandescente si vede da lontano. Andate verso quella luce, e scoprirete che la luce proviene dal fuoco di una torcia, accanto ai piedi della torcia, un uomo anziano con i capelli bianchi e la barba lunga, siede li vicino.

Osservatelo bene, il suo corpo è troppo spesso, la sua testa troppo grande per essere umana, è fatto di energia, un’energia buona, accogliente saggia. Egli è Mimir, il saggio custode del pozzo della conoscenza, vi dice:

“Siate i benvenuti” la sua voce è profonda e rauca. “Che cosa cercate?”
“La bevanda della conoscenza”
“Sai il prezzo? Una volta che hai guardato attraverso le sue acque, gli occhi vedranno sempre delle cose. Una colta che hai bevuto dalle sue acque dovrai sempre bere da lì.”
“Cosi sia!” Rispondete.
“E cosi sia” ribatte l’anziano.

Il viaggio attraverso la runa Perth continua nel prossimo post…

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