Meditazione con la runa Thurisaz

di Redazione Commenta

Oggi continuiamo a parlare delle rune magiche, e del lavoro che possiamo fare con esse, di ciò che esse possono donarci durante una meditazione, dell’energia che possiamo sentire e usufruire grazie a loro. In questo post vedremo la meditazione dedicata alla runa Thurisaz.

Innanzitutto createvi il vostro ambiente meditativo, mettetevi comodi, ed entrate nel vostro stato di “trance”. Visualizzatevi con abiti nordici invernali, su una montagna rocciosa, intorno a voi ci sono grandi montagne di ghiacciai, la terra è arrida, nulla cresce, tranne cardi e grovigli di cespugli e rami spinosi. Tutto intorno a voi è morto e desolato, c’è freddo gelido, e un vento che vi sferza la faccia, il cielo sopra di voi e pensante e scuro.

Ad un tratto la montagna comincia a tremare, sotto di voi, si crea una lunga crepa, il rumore della terra che si rompe è talmente assordante, che non riuscite nemmeno a capire cosa sta succedendo, la terra continua ad aprire sotto di voi, e cadete giù, sempre più giù, nel profondo della terra, le rocce vi graffiano, e finalmente arrivate sulla terra dura. Siete doloranti, insanguanti, guardate in alto, siete caduti nel profondo della terra, e siete circondati dalle sue pareti.

Uno scoppio incendia il cielo, ed il cielo si fa in un instante luminoso, ma la sua luce è di fuoco, ed essa vi acceca, cercate comunque di vedere ciò che sta succedendo. Tutto intorno è un rumore assordante. Da non si sa dove, forse da una montagna o forse dal cielo stesso, si innalza qualcosa di enorme e spaventoso, cercate di decifrare cos’è. Egli è un uomo, un gigante grigio fatto di ferro e pietra, il suo ruggito rabbioso, vi rompe quasi i timpani, i suoi occhi di fuoco si posano su di voi, e incomincia, con i suoi grandi passi a venire verso di voi, la terra sotto i suoi passi trema.

Tutto è davvero spaventoso, ma la paura non deve bloccarvi, dovete farvi forza e scappare, scappare ovunque possiate e cercare di sfuggire a quel mostro. Alzatevi, quindi, e incominciate a correre, con tutte le vostre forze, arrampicatevi alle pareti della terra, cercate di salire in superficie. L’uomo gigante è a pochi passi da voi, vi scaglia la sua arma fatta anch’essa di pietra. Voi correte alla cieca, correte più che potete, mentre scalate la montagna, le spine e i rami che escono dalla terra vi tagliano la pelle in profondità, le spine sono appuntite, così senza pensarci, prendete una e la scagliate con tutta la forza e la violenza verso il gigante.

Continua…

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