Poteri della mente, la psicocinesi e i primi studi a riguardo

di Gianni Commenta

Che la mente possa avere un’influenza occulta sulla materia è un’idea che risale all’antichità, però solo nel 1600 si arrivò ad affermare che si doveva indagare nel fenomeno della psicocinesi. Una delle maggiori menti dell’epoca, Francis Bacon, nel 1627, nella sua raccolta di saggi di storia naturale, Sylva sylvarum, arrivò a sostenere che l’uomo aveva un potere occulto in grado di influenzare il mondo materiale attraverso la forza esercitata dal pensiero.

Baco sosteneva che si poteva provare facendo piccoli esperimenti utilizzando i dadi o le carte, ma fu solo due secoli dopo, cioè nel 1800, che l’indagine della materia si fece seria, sotto esame il fenmeno del phi. 

A metà dell’800 vi fu anche l’avvento dello spiritismo che ben presto stimolò tutti quegi argomenti e fenomeni che potevano essere in relazione alla parapsicologia che prese piede sia in Europa che in America. Questo movimento si basava sull’idea che le anime, rimaste prive di corpo terreno, ormai defunto, e sopravvissute nell’aldilà proprio come spiriti, tentassero, attraverso i medium, di parlare ai vivi.

Per gli scienziati e gli studiosi, in genere molto scettici su questi argomenti, erano degni di nota i fenomeni che si manifestavano durante le sedute spiritiche. Questi erano convinti che i misteriosi eventi fossero provocati, anche inconsapevolmente, dai medium, in un fenomeno chiamato psicocinesi.

Uno dei primi che volle fare uno studio approfondito sul fenomeno fu Michael Faraday, fisico inglese, che nel 1853 ingaggiò parecchi spiritisti che erano in grado di far muovere i tavoli. Faraday voleva studiare i fenomeni della lievitazione che accadevano durante le sedute.

Il fisico arrivò alla conclusione che l’energia che faceva muovere i tavoli e quant’altro non arrivava dagli spiriti evocati, bensì dalla forza di volontà dei medium. Alla stessa conclusione giunsero dopo di lui De Gasperin e Marc Thury. Quest’ultimo nel 1855 scrisse un libro in cui descriveva i suoi studi di telecinesi e proponeva la teoria che secondo lui le persone erano in grado di produrre e liberare energie psichiche più o meno inconsciamente. Faceva quindi parte dei poteri della mente.

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