Profezie di S. Malachia

di Gianni Commenta

Il vescovo Irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, e secondo alcuni, queste profezie sono state scritte con la collaborazione di San Bernardo e furono pubblicate per la prima volta dal benedettino dom Arnold Wion nel 1595 nel suo libro “Lignum Vitae”.

La maggioranza di queste profezie si è avverata, difatti le profezie si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato.

16 – Canonicus de latere – Onorio III (1216-1227)
Cencio Savelli, quando fu letto papa, era canonico in Laterano. Questa sembra essere l’unico plausibile significato attribuibile al motto di Malachia.

17 – Avis ostiensis – Gregorio IX (1227-1241)
Ugolino dei Conti di Segni, cardinale di Ostia (ostiensis), una volta eletto papa adottò come stemma papale, il proprio stemma gentilizio, uno scudo nel quale troneggia una grossa aquila (avis).

18 – Leo Sabinus – Celestino IV (1241)
Celestino IV, vescovo di Sabina, aveva uno stemma nel quale era raffigurato un leone.

19 – Comes Laurentius – Innocenzo IV (1242-1254)
Sinibaldo Fieschi, appartenente ad un’antica famiglia comitale (comes), fu creato cardinale in S. Lorenzo in Lucina (Laurentius), da Gregorio IX. Forse l’interpretazione appare un po’ forzata, ma sembrerebbe essere l’unica plausibile.

20 – Signus Ostiense – Alessandro IV (1254-1261)
Rinaldo dei Conti di Segni, prima di essere papa, fu cardinale di Ostia.

21 – Jerusalem Campaniae – Urbano IV (1261-1264)
Urbano IV, al secolo Jacques Pantaleon, originario della regione francese della Champagne, era, al momento dell’elezione, patriarca di Gerusalemme.

22 – Drago depressus – Clemente IV (1261-1264)
Nello stemma pontificio di Guy Folquois, era rappresentata un’aquila con un grosso drago stretto tra i suoi artigli. L’interpretazione è però alquanto dubbia perché, secondo alcuni storici, il vero stemma di Clemente VI raffigurava solamente dei gigli. In tal caso, non esisterebbero plausibili spiegazioni di questo motto.

23 – Anguineus vir – Gregorio X (1271-1276)
Tebaldo Visconti viene definito “uomo del serpente” (anguineus vir) perché nel suo stemma campeggia in evidenza un serpente. Tuttavia, esistendo molti dubbi e perplessità sul reale aspetto dello stemma di Gregorio X, alcuni intravedono nel motto allusioni alla travagliata elezione di questo papa, antesignana del moderno conclave.

24 – Concionator gallus – Innocenzo V (1276)
Di origine francese (gallus), Pierre de Tarantasie, era apprezzato come valido un uomo di chiesa e come un eccellente predicatore (concionator).

25 – Bonus Comes – Adriano V (1276)
Come per Innocenzo IV, il termine “comes”, alluderebbe alla famiglia d’origine di Ottobono Fieschi. Tuttavia il termine “bonus” mal si addice a questo papa, posto nell’inferno persino da Dante.

26 – Piscator tuscus – Giovanni XXI (1276-1277)
Pietro Ispano divenne papa quando era cardinale di Tuscolo. Nel suo nome è celato invece il significato del temine “piscator”.

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