Psicometria

di Redazione Commenta

Gli oggetti possono raccontare la loro storia a chi è sensibile a questo, molte persone hanno questo dono innato che consiste nel toccare l’oggetto con le dita e raccontarne in breve la storia, da dove proviene, chi l’ha creato, delle immagini flash seguono nella mente di chi lo tocca come un film. Questo fenomeno gli studiosi la chiamano psicometria cioè la capacità di ricostruire la “storia” di un oggetto semplicemente tenendolo in mano.

La psicometria nacque nel 1841 grazie a un medico americano di nome Joseph Rodes Buchanan che già si interessava di “frenologia” la scienza che cerca di determinare il carattere di una persona osservando i movimenti del viso e la forma del cranio. Buchanan sperimentò con i suoi allievi questo fenomeno di psicometria, impacchettando alcuni metalli, gli allievi non faticavano a capire che cose fosse e lo stesso valeva anche per il sale, il pepe, lo zucchero e l’aceto. Secondo il medico la spiegazione stava nei polpastrelli delle mani che possiedono un “aura di nervi” che consente di capire il materiale, inoltre scoprì anche che le mani sudate rendono ancora più sensibili e in grado di captare meglio. Scopri poco più tardi che uno dei suoi allievi Charles Inman riusciva, toccando semplicemente una lettera a decifrare il contenuto e anche chi l’aveva scritta e chi l’aveva spedita, questo spiazzò Buchanan facendo crollare le sue teorie.

Tempo dopo un geologo dell’Università di Boston, il professor William Denton, interessato anch’esso allo studio della psicometria e avendo letto i libri di Buchanan, volle sperimentare con la moglie e la figlia queste doti. Scoprì che la moglie aveva delle doti molto più elevate di Inman, non solo riusciva a decifrare la scrittura ma sapeva dire dov’era stata scritta la lettera, com’era fatta fisicamente la persona che l’aveva scritta e il viaggio che aveva percorso in modo cosi dettagliato che non poteva essere inventato. Allora Denton fece altre prove con la figlia Annie, facendole toccare delle pietre, prese una pietra vulcanica proveniente dalle Hawai e immediatamente al tatto la ragazza descrisse un oceano di fuoco che usciva dal precipizio con schizzi ribollenti e giganteschi.
Molti esperimenti fece con sua figlia e sua moglie scoprendo che riuscivano a descrivere l’origine reale dell’oggetto tornando indietro nel tempo di anni anni.

Quindi tutti possediamo queste facoltà, tutti potremmo sapere un nostro oggetto da dove proviene e chi l’ha posseduto. A chi di voi è capitato di toccare un oggetto e avere dei flash? Provate e esercitatevi in questa dote.

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