Quaresima, i rituali tradizionali: Sega la vecchia ed altro

di Valentina Cervelli Commenta

Anche il periodo di Quaresima, caratterizzato da momenti di austerità e penitenza secondo la tradizione cattolica, può contare su un suo lato più “goliardico “rispetto al semplice battersi il petto e pregare: vi dice qualcosa il rituale del “Sega la vecchia“?

Vedova del Carnevale che esorcizza l’inverno

Essa è più generalmente conosciuta come la vecchia della Quaresima, un simbolo ovviamente di rinuncia che però assume nella tradizione, in particolare quella napoletana nella quale ha origine, un modo anche divertente per esorcizzare l’inverno e tutto ciò che esso rappresenta. Viene anche chiamata vedova del Carnevale e, in pratica e, è una bambola di pezzi vestita di stracci neri che per secoli è stata appesa sui balconi delle abitazioni a partire dal Mercoledì delle ceneri. Un fantoccio che segnava per l’appunto l’inizio del periodo di Quaresima e la morte del carnevale con tutti i suoi eccessi.

Si pensa che questa tradizione derivi direttamente da quella pagana in uso ai tempi degli antichi romani, di appendere sculture antropomorfe chiamate Oscilla agli alberi. Nei tempi andati venivano aggiunte al vestito della vecchia della Quaresima cinque piume che venivano eliminate una settimana dopo l’altra fino ad arrivare al Sabato Santo, quando il fantoccio veniva bruciato all’interno di un rogo.

Storicamente, Napoli in particolare, ha portato avanti questa tradizione fino agli anni sessanta del Novecento, soprattutto nei quartieri più noti del centro storico: attualmente questo rituale viene ancora eseguito nelle province di Avellino e Benevento, sulla costiera Amalfitana e su quella sorrentina.

Altri rituali di introduzione alla Quaresima

Perché si dice “sega la vecchia? La risposta è più semplice di quel che si crede:nei luoghi dove questo rituale ha ancora un certo seguito, viene utilizzato come corpo del fantoccio un pezzo di legno che viene poi letteralmente segato prima di essere bruciato secondo tradizione.

Sempre una vecchia ha il suo ruolo da protagonista in un altro rituale napoletano legato alla Quaresima: si parla del Carnevale a cavallo della vecchia che di solito consiste in uno spettacolo e in una processione con il coinvolgimento anche di alcune maschere tradizionali come Pulcinella: questo personaggio, veniva infatti messo a cavallo di una signora anziana e senza denti che rappresentava la Quaresima. Il messaggio che questa esibizione voleva dare era quello della difficoltà del lasciare indietro i vizi e bagordi del Carnevale a favore della penitenza e della rinuncia che la Quaresima richiede.

Di simile stampo ma più lugubre è il funerale del Carnevale in cui un fantoccio rappresentante questa celebrazione veniva trasportato per le vie della città in una bara decorata da ghirlande e fiori per poi essere bruciato in un falò.

 

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