Riti Propiziatori alla Natura – Rito Oceanico

di Gianni Commenta

Oggi per la sezione ritualistica, cercheremo di conoscere il rito Oceanico che fa parte dei Riti Propiziatori alla Natura.

Questo antichissimo rito veniva utilizzato dalle streghe e dai maghi della Scandinavia, poi venne esteso all’Islanda e alle Isole Britanniche arrivando fino al Galles e alla Cornovaglia.

Questo rito venne adottato dai famosi druidi bretoni e i galli che successivamente la tramandarono a noi future eredi.

Questo rito combina due forze di grande potere cioè l’energia del mare infuriato e lo scoppio delle tempeste elettriche, due forze che liberano una tempesta di vibrazioni molto difficile da dominare.

A causa dell’immenso potere sprigionato, per svolgerle è indispensabile una fortissima concentrazione, sia mentale che spirituale, inoltre bisogna seguire i passi del rito con massima precisione.

La magia moderna ci consiglia di non eseguire questo rito senza un motivo davvero valido, poiché l’enorme sovraccarica energetica che ci fornisce deve essere canalizzata immediatamente e in modo perfetto.

Esecuzione del rito

Recuperare una lampada da meccanico o campeggio, alimentata a pile, poi trovare un bastone di legno o un ramo, una collana di rame o che abbia una parte realizzata in rame, un gessetto o pennarello rosso.
-Dovrete scegliere uno scoglio a strapiombo sul mare, il più alto possibile, salire in cima durante una tempesta nella prima ora di buio.

-Disegna sulla pietra sotto i tuoi piedi una croce all’interno di un cerchio.
Davanti al disegno, poni la lampada e il bastone.
Mettiti in piedi sul disegno a piedi uniti e concentrati sulla percezione del cielo.
Chiudi gli occhi e tocca con i polpastrelli la collana di rame, afferra il bastone con entrambe le mani, stendi le braccia in avanti e pronuncia con forza il seguente scongiuro:

“Grande potere della Forza Universale,
aiutami a superare questo grave male!”

Tenere il bastone solo con la mano sinistra prendere la lampada con la destra e sollevarla in avanti e visualizzare un punto al centro della linea dell’orizzonte. Concentrarsi su questo punto sentendo l’energia che penetra nel tuo essere.

Nota: è bene completare il passo finale pronunciando una seconda volta lo scongiuro, soprattutto se sentiamo l’impulso interiore a ripeterlo.

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