Il simbolo del gatto in magia

di Gianni Commenta

Fin dalle antichità gli animali hanno assunto molteplici significati per rappresentare comportamenti umani o caratteristiche proprie della personalità o addirittura servivano a trovare un legame tra il divino e l’umano. È per questo che sono stati presi in forte considerazione anche dall’esoterismo e da tutti i tipi di magia. Uno tra gli animali con più significato magico sicuramente è il Gatto.

Nella cultura egizia il gatto ha sempre rappresentato una divinità in particolare, ossia Bastet, la dea raffigurata con sembianze di donna e la testa di gatto o in alcuni casi semplicemente come una gatta. Bastet era la figlia di del Dio Ra e rappresentava la dea della fertilità e della salute, legata al culto lunare. Invece, nel Medioevo il gatto veniva considerato un’essenza completamente diabolica, maligna, proprio perché è un’animale che si è sempre pensato sapesse vedere aldilà, al di là della realtà, un’animale che fosse immerso in un altro mondo, che riuscisse a vedere aldilà della vita, ma soprattutto aldilà della morte, quindi un’animale soprannaturale.

Il gatto esprime il simbolo di benessere, di armonia, d’indipendenza, d’osservazione e comprensione, infatti si dice essere un’animale molto empatico, che proprio per questa caratteristica è in grado di raccogliere su di sé tutti gli influssi negativi che lo circondano e neutralizzarli, un’animale di certo molto consigliato da tenere molto a stretto contatto, si dice che con il contatto fisico si può ottenere calma, serenità e pace. Inoltre è un simbolo di agilità spirituale e fisica, di sensualità, un’animale ammaliatore, simbolo in primis di libertà, ma al tempo stesso di mistero, un’animale che si può definire proprio magico, il detentore delle chiavi sia della realtà che dell’inconscio.

Photo Credits – AFP Stringer – AFP – Getty Images – 185905771

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