Sogni e premonizioni, sull’onda di Mark Twain

di Gianni Commenta

Sembra assurdo, ma “premonizioni” accadono molto di sovente. Spesso si pensa ad una persona e quello poco dopo telefona, oppure si ha la sensazione che ad un parente sia successo qualcosa di spiacevole e si riceve la conferma di lì a poco. Qualcuno sente che non deve salire sul treno e non lo fa e poi a quello stesso treno capita una disgrazia.

Le persone semplicemente “sentono” e di conseguenza “sanno”.  Ovviamente tutti questi episodi possono essere atribuiti al caso e in molti lo fanno. Però situazioni simili accadono talmente spesso che tanti altri sono profondamente convinti che l’uomo non abbia solo cinque sensi.

Secondo quest ultimi esiste un altro senso, una facoltà che ci permette di percepire un fatto prima che accada o di sapere che cosa pensa un’altra persona, o, o, o, sono tantissime le varianti. In passato si aprlava di profezie, miracoli o presagi, ora queste vanno sotto il nome di esperienze extrasensoriali.

Chi le ha è chiamato veggente. Attualmente si studiano tre tipi di esperienze extrasensoriali: la telepatia, tra le tre la più nota, la chiarovegenza, o prescindenza e la precognizione. La telepatia è la capacità di leggere i pensieri di altre persone seza l’uso delle parole, solo attraverso una vicinanza mentale.

La chiaroveggenza è sapere che sta accadendo qualcosa nell’adesso, la consapevolezza di un fatto che sta succedendo chissà dove proprio in quel momento. Il terzo tipo è la precognizione, come nel caso di Mark Twain che ha visto in anticipo la morte del fratello, fatto di per sé angosciante.

Tutte e tre queste forme di fenomeni paranormali portano la persona a sapere e riconoscere la sua diversità. Nel caso di tragedie a vivere in uno stato di costante ansia per paura che si avverino. Spesso queste manifestazioni si acutizzano nei confronti delle persone che ci sono care, che amiamo o ci sono più vicine.

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