Superstizione, un mondo dentro la Terra – parte III

di Gianni Commenta

John Cleves Symmes era un ex soldato interessato alle scienze naturali che in una lettera indirizzata a tutto il mondo e spedita a politici e governanti, si diceva disposto ad esplorare l’interno vuto della Terra.

L’uomo sostenava che all’interno della crosta terreste c’erano diverse sfere solide concentriche e che vi si poteva abitare. Symmes dichiarò che avrebbe, attraverso una pubblicazione, fatto conoscere i dettagli e cercava cento uomini coraggiosi per affrontare l’impresa.

Era convinto che avrebbero trovato una terra  ricca e fertile con animali e vegetazione rigogliosa, non sapeva se uomini. Invece di collaborazione trovò derisione e Symmes e le sue teorie furono pubblicamente derise sulla stampa di tutto il mondo.

Symmes utilizzò le sue conoscenze e le deduzioni religiose, scientifiche, astronimiche per dare fondamento alle sue idee. Secondo lui c’erano cinque mondi di cui solo uno conosciuto, il più esterno.

Secondo l’ex soldato ai due poli della Terra ci sarebbero state le aperture attraverso le quali si poteva andare nei mondi sotterranei, caldi e accoglienti, riscaldati dalla luce solare che entrava dalle cavità.

Le sue conferenze e parole attirava i curiosi, suscitavano divertimento e sottile interesse, ma non il denaro necessario a lanciarsi nell’impresa

Symmes si impegnò in una grande campagna sulla stampa, pubblicando articoli e lettere, ma anche tenendo conferenze in tutti gli Stati Uniti, ripetendo di volta in volta le sue teorie di masse rotanti l’una dentro l’altra.

In Ohio però trovò il direttore di un giornale che appoggiò le sue teorie e cominciò lui stesso a fare conferenze e un riccone che chiese ad un senatore di presentare una petizione al Congresso per ottenere i finanziamenti in modo da organizzare una spedizione al Polo Sud per trovare il “Buco di Symmes“.

Symmes, provato da questa vita errabonda morì nel 1829 e la sua idea di Terra vuota e cava fu dimenticata, ma venne autorizzato il viaggio polare grazie alle “manovre di corridoio” di Jeremiah Reynolds che però pose in evidenza i possibili benefici commerciali che partì solo una decina di anni dopo.

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