Titanic, tante analogie con il romanzo di Robertson del 1898 e misteri senza soluzione

di Gianni Commenta

E’ passato quasi un secolo, da quel 14 aprile 1912, notte in cui il Titanic, s’ inabissò nelle acque gelide del Nord Atlantico.

Oggi voglio rendervi noti alcuni dettagli importanti e coincidenze per nulla conosciute che accompagnarono la tragedia.

Lo sapevate che nel 1898, lo scrittore Morten Robertson pubblicò un romanzo dal titolo Futility, dove parlava del naufragio del transatlantico Titan?

Oltre alla somiglianza del nome, ci sono tante altre coincidenze, poiché il romanzo presenta una serie di fatti sconcertanti. Tutte e due le navi, erano partite dal porto di Southampton in aprile, entrambe avevano impattato contro un iceberg e nello stesso punto dell’oceano ed entrambe durante il loro viaggio inaugurale.

Le coincidenze più strane le fornisce la matematica, difatti il Titanic e Titan avevano il medesimo numero di scialuppe, ossia 20, avevano tre eliche e misuravano 882 piedi di lunghezza e la ragione della scarsità delle scialuppe era la medesima, ossia che la nave era considerata inaffondabile e, per tale ragione, nessuno sospettava che le barche di salvataggio potessero essere utili.

La velocità dell’impatto immaginata da Robertson era la stessa a cui andò a sbattere il Titanic nella realtà ossia 23 nodi.

Le coincidenze non sono solamente queste, difatti nel 1935, a Titan e Titanic si aggiunse il Titanian, un vaporetto, reale, che in aprile, stava viaggiando dal Canada all’Inghilterra, al comando c’era il marinaio William Reeves, nato il 14 aprile 1912. Verso la mezzanotte, ora in cui il Titanic ebbe l’ impatto, Reeves si ricordò della sua data di nascita e decise di fermare la nave, proprio nelle stesse acque del Nord Atlantico.

Il marinaio fece bene poiché senza sapere, si fermò a pochi metri da un grosso iceberg che gli avrebbe fatto fare la fine del Titanic.

Le analogie con il romanzo di Robertson sono particolarmente inquietanti, ma tuttavia, un’altra storia, meno misteriosa, toglie magia alla storia e lascia l’amaro in bocca.

Secondo alcune voci, il Titanic che naufragò nel 1912 non era il vero Titanic, bensì l’Olympic, transatlantico vecchio e malandato mandato a morte certa per intascare i soldi dell’assicurazione.

Nulla è chiaro nella storia del Titanic, solamente la morte di 1500 persone.

Fonte | Ilreporter

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