Fine del mondo – 21 ottobre 2011. Il vulcano Marsili sarà la causa scatenante?

di Gianni Commenta

La fine del mondo sarà il 21 dicembre 2012 come da profezia Maya? Errato, secondo dei studiosi quella data è sbagliata , perché la fine, sarà anticipata al 21 ottobre 2011, stando ad un gruppo di para- scienziati che danno ragione ai calcoli di Harold Camping, un ingegnere civile di novant’anni.

Camping non ha reso nota l’ora, per non spaventare le persone, ma ha assicurato che sarà il giorno più lungo sulla Terra. Sarà quindi il vulcano Marsili a darci un segno della fine con una grande erusione e conseguente onda anomala.

Il vulcano sommerso, è alto oltre tremila metri, ed è il più grande d’Europa e fa parte di una montagna che sott’acqua si estende per una settantina di Km e larga una trentina, il suo cratere è a quasi 500 metri di profondità dalla superficie del mar Tirreno meridionale.

Il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Enzo Boschi, ha ammesso che “un’eruzione violenta potrebbe accadere in qualunque momento,e ha aggiunto che il pericolo è aggravato dal fatto che le pareti del vulcano sono fragili, mentre la camera di magma che si è formata nel tempo è enorme.

Boschi è impaurito ma non ha accennato a nessuna fine del mondo. Secondo alcune osservazioni subacquee la debole resistenza delle pareti, potrebbero far verificare enormi crolli capaci di creare enormi onde, sulle coste della Campania, Calabria, della Sicilia o della Sardegna.

Nel tempo, non si ricorda un’eruzione del Marsili.

La nave oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha studiato e sondato il vulcano facendo ipotizzare a Boschi che la frana delle pareti coinvolgerebbe milioni di metri cubi di materiale, e un’onda altrettanto enorme.

Da scienziato non si sente di fare allarmismi sul rischio e ha detto:

“Qualcosa finirà per accadere, chissà quando”.

Differentemente dall’ingegnere Harold Camping, pessimista per una fine del mondo, c’è chi è invece ottimista sulle potenzialità del vulcano. Un ingegnere, della società marchigiana Eurobuilding, a Servigliano (Fermo) ha chiamato un progetto Marsili project volto ad utilizzare quella geotermia sottomarina, che è naturale e pressoché inesauribile, il calore è energia, e il calore all’interno del nostro pianeta può essere trasformato in energia geotermica.

Unna ricerca di Eurobuilding ha rilevato nel vulcano Marsili e dintorni milioni di metri cubi ad alto contenuto energetico, che potrebbero arrivare a coprire il 7-10% dei consumi totali d’energi a. Quali diversi punti di vista…

Fonte | Ilgiornaledeimisteri N476 Ottobre 2011

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