La Dea buddista Tara

Nella tradizione buddista esistono varie personificazioni del Buddha, ogni personificazione rappresenta un tratto caratteriale, una sfaccettatura dell’uomo, che esso sia donna o uomo; oggi insieme conosceremo la Dea che fu dapprima la principessa della Saggezza di Luna e che poi divenne Tara; madre di tutti i Buddha.

La fiaba dei ciechi e dell’elefante, III parte

Oggi terminiamo il racconto della fiaba buddista che nei scorsi articoli abbiano iniziato a leggere. Una fiaba che ci fa capire quanto può essere importante ascoltare e accettare le opinioni degli altri senza dover per forza imporre le proprie. (Chi si è perso i precedenti articoli può cliccare sui link sottostanti).

La fiaba dei ciechi e dell’elefante, II parte

Da secoli l’uomo per far valere le proprie idee e le proprie teorie ha fomentato polemiche che spesso sono sfociate in guerre sanguinarie, che hanno portato solo terrore e sottomissione, senza però ottenere ciò che voleva. A proposito di questo nello scorso articolo abbiamo iniziato a leggere una fiaba che viene raccontata dai monaci buddisti per sensibilizzare chi non riesce ad accettare l’idea altrui e vuole imporre la propria.

La fiaba dei ciechi e dell’elefante, I parte

Da sempre l’uomo si è posto domande sull’Universo, su chi siamo e su dove andiamo. Tante sono state le supposizioni, supposizioni che dapprima erano solo idee ma che poi l’uomo ha voluto far diventare certezza. Ha lottato per le sue convinzioni, tanto lottato da fomentare guerre e costringere gli altri a seguire le proprie idee. Purtroppo l’uomo con il tempo non si è fatto più saggio e ancora oggi ci sono guerre a sfondo religioso per far avvalere le sue teorie sull’Universo.

Preghiera di Imbolc

Nello scorso articolo abbiamo conosciuto una leggenda legata ai 3 giorni più freddi dell’anno che presto ci colpiranno, oggi invece, vorrei fare un salto avanti e passare direttamente al mese di febbraio, dove i pagani ogni anno festeggiano un giorno particolare: la festa della Luce, Imbolc.

La casa Vianello infestata dai fantasmi

E’ da un po’ di giorni che nel mondo del web non si parla di altro; sembrerebbe che la casa di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini sia infestata dai fantasmi. La notizia viene raccontata direttamente da una persona molto vicina ai due comici che hanno fatto la storia della televisione italiana.

La leggenda dei giorni della merla, III PARTE

Siamo giunti alla fine di questa simpatica leggenda che spiega perché i tre giorni più freddi dell’anno vengono chiamati i “giorni della merla”. Negli scorsi articoli abbiamo visto la vicenda tra il Generale Inverno e i merli dispettosi che sono stati giustamente puniti,adesso ne vedremo l’epilogo. (Per chi si è perso le “puntate” precedenti potete trovarli nei link sottostanti).

La leggenda dei giorni della merla, II PARTE

Avete sentito il meteo questi giorni? I giorni più freddi dell’anno stanno arrivando, freddo, pioggia e neve su tutta la nostra penisola: i giorni della merla sembrano arrivare in anticipo? Nello scorso articolo abbiamo iniziato a leggere una leggenda che parla dei giorni più freddi dell’anno: il 29,il 30 e il 31 gennaio, conosciuti come “i giorni della merla”. La leggenda nel suo modo fantasioso spiega perché questi giorni vengono chiamati così; oggi ne conosceremo la seconda parte.

La leggenda dei giorni della merla,I PARTE

Le leggende sono nate per raccontare ciò che gli uomini non riuscivano a spiegare nel comportamento della natura o degli Dei; di conseguenza inventava delle piccole storielle un po’ fantasiose per fare ciò. Esistono tre giorni detti i più freddi dell’anno o meglio conosciuti come “i giorni della merla” che sono il 29, il 30 e il 31 Gennaio; eppure si racconta che un tempo non era così, Gennaio era formato solo da 28 giorni e Febbraio da 31 e chi regnava sull’inverno e sopratutto su quei rigidi giorni di freddo era il Generale Inverno.

I vari modi di pregare degli Shintoisti

Le religioni orientali sono per noi occidentali un qualcosa di mistico e misterioso, un pensiero davvero molto lontano dal nostro che a volte non ben comprendiamo. Nei nostri vecchi articoli abbiamo cercato di spiegare a grandi linee lo Shintoismo, religione principale del Giappone, abbiamo visto le divinità principali che la compongono, e alcune loro pratiche. Oggi vedremo in quale modo essi pregano i loro Dei.

Il teru bozu: lo spiritello del sole o della pioggia

Oggi torneremo a parlare delle discipline orientali ed in particolare dell’antica religione giapponese: lo shintoismo. Abbiamo già profusamente parlato di questa religione, della sua storia, delle sue pratiche magiche, delle divinità o meglio Kami che la compongono. Sappiamo dunque che gli shintoisti si affidano molto ai questi kami o spiriti, che essi siano dei luoghi, dei boschi, della pioggia e via dicendo.

I ritrovamenti di antica civiltà e di una scuola esoterica

Prima di noi, prima delle città in cui viviamo e conosciamo esistevano altre civiltà con i loro villaggi, le loro case e le loro strutture, quelle città di cui adesso vediamo solo alcune rovine, città sommerse da mari o rilegate al buio sotto le nostre attuali città. Si potrebbe dire che esiste un mondo sotto di noi ma non ne siamo a conoscenza.