Befana, tradizione e leggenda

di Gianni Commenta

Oggi parleremo della figura della Befana, famosa in tutto il mondo per essere la vecchietta che tra la notte del 5 e la mattina del 6 gennaio, porta dei regali a volte con del carbone, ai bambini di tutto il mondo.

Il termine Befana deriva da Epifania (Tà epiphaneia dal greco), cioè la manifestazione di una divinità. Secondo la leggenda la Befana è una donna brutta e gobbuta, ma la sua origine viene dalle tradizioni pre cristiane e dalla cultura popolare, ed è colei che porta i doni ai bambini lo stesso giorno che i Magi li portarono al Salvatore.

La Befana è una strega, una di quelle che volavano nel cielo nelle dodici notti in cui propiziavano a raccolti futuri.

Per gli antichi Romani, la befana come altre streghe si pensava fosse guidata dalla Dea Diana, questa credenza non piacque per nulla alla Chiesa che le condannò poiché ritenute demoniache.

Per gli antichi, la dodicesima notte dopo il natale, veniva celebrata la morte e rinascita della natura celebrando Madre Natura, che il 6 gennaio stanca di aver dato tutta se stessa nel corso dell’anno, appariva nel cielo sotto forma di una strega con una scopa. Diventata secca, Madre Natura si faceva bruiare con un pezzo di legno in modo da rinascere dalle cenere giovane.

Durante la notte del 5, i bambini in Italia imbandiscono una tavola con doni per la befana che vanno dall’arancio, un bicchiere di acqua e qualche dolcetto in modo da darle energia per continuare a portare doni.

Una leggende spiega la nascita della befana in questa maniera: Quando i Re Magi partirono per portare doni a Gesù Bambino, solo una vecchietta si rifiutò di seguirli.
Quando, pentita, cercò di raggiungerli, non ci riuscì. Da allora, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini i doni che non è riuscita a dare a Gesù Bambino

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