Bigfoot, avvistamenti alla fine degli Anni ’70

Oggi per la rubrica Misteri torneremo a parlare di Bigfoot. Era la fine degli Anni Settanta, due uomini a cavallo, Roger Patterson e un amico, erano nei pressi del fiume Bluff Creek, che sfocia nel Klamath, quando videro a poca distanza da loro quello che molti chiamavano familiarmente Piedone.

Patterson dal canto suo era sempre stato convinto dell’esistenza di queste creature leggendarie. Quella che ebbero la fortuna di incontrare era una femmina che non sembrò troppo preoccupata per la loro intrusione nel suo mondo. Furono soprattutto i cavalli dei due uomini a non gradire l’incontro.

Quello di Patterson si impennò e lo disarcionò. La grossa “bestia” si allontanò preoccupata, non spaventata. Da sempre in quelle zone dell’America del Nord circolavano storie, miti e leggende, su qulle gigantesche scimmie pelose, ben più intelligenti degli esseri umani.

I bigfoot, o Sasquatch sembra che vivano in una zona al confine tra Canada e Stati Uniti, nascosti nelle foreste, per non essere visti. Sono molto poche le persone che possono realmente dire di averli visti e le uniche testimonianze sono le orme che vengono lasciate sul terreno dai piedi di queste gigantesche creature.

Patterson però ne vide una e in seguitò passo molto tempo a cercare di rincontrarla. Si accampava con un amico, Bob Gimlin, operaio edile nei boschi della California settentrionale, dove pare avvessero dimora queste creature e sperava di vederla di nuovo.

Un giorno, nei pressi del fiume gli capitò di rivedere la creatura. Ormai la cercava da anni. Quella volta era munito di telecamera e partì all’inseguimento dell’animale grande, grosso e peloso. Sperava di riuscire a registrare un documentario del bigfoot nel suo ambiente naturale per dimostrarne l’esistenza.

Però appena l’animale si accorse di loro fuggì via e Patterson non riuscì a filmare nessuna strana creatura. Non riuscì ad avere una prova evidente e registrata, ma andando verso il fiume e guardando nell’acqua vi trovò impressa nella sabbia la grande impronta.