Animali fantasma, le storie più comuni

Forse non avete mai sentito parlare di animali fantasma e non possiamo biasimarvi. Eppure anche per loro esisterebbe una casistica di avvistamenti davvero interessante da conoscere. Gli animali fantasma più

Fantasmi di animali, esistono?

Esistono i fantasmi di animali? Partiamo dal presupposto che in questa riflessione tutti quanti crediamo all’esistenza degli spettri in generale: cosa pensiamo effettivamente accada con gli animali domestici?

Il simbolo magico della civetta e del gufo

 Due simboli magici per eccellenza nel mondo esoterico sono sicuramente la Civetta ed il Gufo. Miti e le leggende, a partire dall’antica Roma alla Grecia, rappresentano la civetta insieme alla dea della saggezza e sapienza Atena glaucopide o Minerva. Nella cultura egizia, il geroglifico della civetta sta a rappresentazione della notte, ma non solo, rappresenta anche il sole che lascia il posto all’oscurità e di conseguenza è simbolo anche di morte, morte vista però come trasformazione e rinnovamento della vita. Nella cultura indiana, addirittura si utilizzavo le piume delle civette per i copricapi o per abbellire i loro collari, proprio perché si pensava che fossero spiriti potenti, ma benevoli che potessero fare da guida per il loro percorso.

Cipriani Lidio e il paranormale

 Cipriani Lidio, nacque a Bagno a Ripoli in Firenze, il 17 marzo 1892, da padre Cesare, maestro elementare e da madre Pia Nannelli. Terminate le elementari si iscrisse alla scuola tecnica pareggiata “S. Carlo” in Firenze, prendendo la licenza nel 1907. Frequentò poi la reale scuola normale maschile “G. Capponi” di Firenze, ottenendo, nel 1910, il diploma di abilitazione all’insegnamento elementare. Ebbe inizio a questo punto la sua attività di insegnante, esercitata nelle scuole rurali di Fucecchio, nelle scuole urbane di Galluzzo e, infine, a Firenze. Offertosi volontario per la prima guerra mondiale, prestò il servizio militare dal 24 novembre 1915 al 10 settembre 1919.

Animali portafortuna II

Donnola
Si dice che se qualcuno mangia il cuore di una donnola diverrà, in futuro, un buon veggente.

Elefante
I braccialetti, realizzati in pelo di elefante, portano fortuna, in special modo se legati a fili d’oro. La zanna d’avorio èsempre stata considerata un potentissimo talismano specialmente per chi uccide l’elefante.

Farfalla
Anticamente si pensava che le farfalle fossero le anime dei morti e andavano trattate gentilmente.

Animali portafortuna

Gli animali sono creature di madre natura sacri ad essa, molti di loro hanno poteri magici molto sviluppati, alcune parti di loro se portati con se agiscono da talismano e da portafortuna, oggi cosi vi elencherò tutti o quasi tutti gli animali che si dice abbiano dei poteri magici.

Allodola
Vederla rende sicuri e libera dalle persecuzioni chi ne porta con sè la zampetta.In alcune nazioni come la Russia, viene considerata un animale santo e nessuno avrebbe il coraggio di ucciderla, senza chiedere poi perdono. Dalla tradizione infatti, sono definite “piccole serve di Dio”. Portare tre api in una scatoletta, senza che nessuno lo sappia, favorisce la saggezza e aiuta ad avvicinarsi a Dio. Api sciamanti in un vecchio tronco fanno presagire un lutto: la visione deve essere molto nitida.

Aquila
Un artiglio di aquila portato al collo, rende più forti ed energici ed eleva i nostri pensieri. Il suo sangue, bevuto, infonde coraggio in maniera smisurata.

Metamorfosi, la risposa neurologica

La parola Metamorfosi è la più utilizzata per descrivere la trasformazione di un uomo in un animale e la storia è piena di resoconti di questi episodi. Nel corso dei secoli questo fenomeno è stato studiato da molti che cercavano risposte.

Ma cosa accade? A chi? E perchè? Esistono molte teorie, alcune fondate sulle scienze fisiche altre invece su teorie psicologiche. La spiegazione neurologica della licantropia, per esempio, prende in considerazione la “parte animale” del nostro cervello, quella chiamata “cervello mammillare“.

è un blocco di tessuto neurale che ha sede all’inizio della spina dorsale ed è avvolto dalla massa delle circonvoluzioni della corteccia cerebrale. Questo cervello ce l’hanno anche alcuni animali e pare che da qui si evolvettero le cellule corticali.

Streghe e civette, fin da tempi di Ovidio

 Streghe e civette hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo. In latino la parola “strix” indicava sia l’animale, ovvero la civetta, che la strega. Fin dall’antichità se ne parlava. Per i romani, citiamo ad esempio Ovidio e Plinio, che ne scrissero, il verso di questo animale rappresentava la morte e quindi, quando lo si udiva si sapeva che portava morte.

Se malauguratamente una civetta entrava in una abitazione o un edificio, le persone scappavano fuori allarmate dall’infausto presagio e non ritornavano all’interno fino a che il luogo non veniva purificato con acqua e zolfo. Questo serviva per distruggere le influenze negative che l’animale aveva portato.

La povera civetta portava questo genere di reazioni un pò in tutto il mondo antico. A causa della loro conformazione e del loro aspetto, insolitamente umano, questi animali notturni, che piombano sulla preda gettandosi dai rami degli alberi, vengono ritenute spiriti maligni.

Dizionario Infernale – Dalla AP Alla AS

APULEIO: Lucio Apuleio o Apuleio da Madaura è stato uno scrittore, filosofo, retore, mago e alchimista latino di scuola platonica, fu noto per il libro dell’Asino d’oro ma sperperò tutti i suoi averi in viaggi smanioso di farsi iniziare alle varie religioni pagane. Sembra che Apuleio fosse un prestante e colto giovane oltre che arguto, quando si accorse di essere rovinato riuscì ad entrare nelle grazie di una ricca vedova di mezza età e riuscì a farsi sposare ma si dice che vista la differenza di età lui per ottenere questo matrimonio ricorse alla magia.

 Queste accuse furono mosse contro  Apuleio dai familiari a cui il matrimonio non conveniva, fu accusato di magia e comparso davanti ai giudici fu talmente in gamba a difendersi da solo che fu assolto. Sembra inoltre che Apuleio fu trasformato in asino dalle streghe di Larissa che lui osò provocare,  una volta trasformato fu dalle stesse venduto e poi ricomprato.

In seguito diventò un abile stregone in grado di trasformarsi da solo in asino, in cavallo o in uccello, si trapassava il corpo con spade senza ferirsi ed era in grado di diventare invisibile.