La fiaba dei ciechi e dell’elefante, I parte

Da sempre l’uomo si è posto domande sull’Universo, su chi siamo e su dove andiamo. Tante sono state le supposizioni, supposizioni che dapprima erano solo idee ma che poi l’uomo ha voluto far diventare certezza. Ha lottato per le sue convinzioni, tanto lottato da fomentare guerre e costringere gli altri a seguire le proprie idee. Purtroppo l’uomo con il tempo non si è fatto più saggio e ancora oggi ci sono guerre a sfondo religioso per far avvalere le sue teorie sull’Universo.

La maledizione della famiglia Strathmore

Avete mai sentito parlare della maledizione della famiglia Strathmore e del castello di Glamis? Ecco qualche informazione per capire in cosa consiste la maledizione che avrebbe colpito una intera famiglia che, per molti anni, ha avuto la sfortuna di abitare questo misterioso luogo.

Il Castello della Rotta, un luogo infestato dai fantasmi

Il Castello della Rotta è noto perché si dice sia infestato da fantasmi e entità astratte. Costruito in epoca medievale, questa struttura sorge nel comune di Moncalieri, in provincia di Torino, ed è ancora luogo di visite da parte di curiosi. La strada per raggiungere questo edificio è già di per sé abbastanza paurosa: si raggiunge il Castello della Rotta attraverso un sentiero sterrato.

La leggenda dei giorni della merla, III PARTE

Siamo giunti alla fine di questa simpatica leggenda che spiega perché i tre giorni più freddi dell’anno vengono chiamati i “giorni della merla”. Negli scorsi articoli abbiamo visto la vicenda tra il Generale Inverno e i merli dispettosi che sono stati giustamente puniti,adesso ne vedremo l’epilogo. (Per chi si è perso le “puntate” precedenti potete trovarli nei link sottostanti).

La leggenda dei giorni della merla, II PARTE

Avete sentito il meteo questi giorni? I giorni più freddi dell’anno stanno arrivando, freddo, pioggia e neve su tutta la nostra penisola: i giorni della merla sembrano arrivare in anticipo? Nello scorso articolo abbiamo iniziato a leggere una leggenda che parla dei giorni più freddi dell’anno: il 29,il 30 e il 31 gennaio, conosciuti come “i giorni della merla”. La leggenda nel suo modo fantasioso spiega perché questi giorni vengono chiamati così; oggi ne conosceremo la seconda parte.

La leggenda dei giorni della merla,I PARTE

Le leggende sono nate per raccontare ciò che gli uomini non riuscivano a spiegare nel comportamento della natura o degli Dei; di conseguenza inventava delle piccole storielle un po’ fantasiose per fare ciò. Esistono tre giorni detti i più freddi dell’anno o meglio conosciuti come “i giorni della merla” che sono il 29, il 30 e il 31 Gennaio; eppure si racconta che un tempo non era così, Gennaio era formato solo da 28 giorni e Febbraio da 31 e chi regnava sull’inverno e sopratutto su quei rigidi giorni di freddo era il Generale Inverno.

La sostituzione dall’Uomo Caprino a Babbo Natale

Esistono molte leggende riguardo alla figura e all’origine di Babbo Natale. Tutti noi conosciamo l’adorabile “nonnino” che porta i regali ai bambini la mezzanotte del giorno di Natale; su di lui ci sono diverse versioni su chi è o su chi fosse. Molti associano la figura di Babbo Natale a Santa Claus, quindi appunto alla figura del santo, in particolare a San Nicola, altri dicono che sia associato ad una figura molto più antica quella di uomo con il corpo di capra, ma vediamo bene questa versione.

Hulda: lo spirito dell’acqua

Intorno a noi si sente già l’aria natalizia, le vetrine dei negozi sono già allestiti con gli oggetti di natale, le strade sono incoronate con luci colorate, c’è chi va in giro per regali, chi si chiude in casa per preparare i dolcetti, chi, ancora si diverte ad addobbare l’albero di Natale e la domanda del momento è: “Hai già messo l’albero?”.

La leggenda del bambino fatato, III PARTE

La leggenda del bambino fatato, I PARTE

La leggenda del bambino fatato, II PARTE

… Detto questo, un’altra porta del regno fatato si spalancò e la donna venne accompagnata in un grande salone: al centro era posta una tavola imbandita colma di cibo, vasi di fiori, piatti d’oro e coppe di cristallo ricolme di vino. L’uomo che si era finto il marito violento, accompagnò la donna a sedere, la donna ancora tremava di paura alla vista di quell’uomo che per lungo tempo l’aveva picchiata.

La leggenda del bambino fatato, II PARTE

La leggenda del bambino fatato, I Parte

… La madre così promise e si recò alla fonte, fece come le aveva raccomandato il figlio e gridò per tre volte; comparse così la donna che chiese alla donna del perché della chiamata, la donna tremante dalla paura le spiegò che suo figlio “magico” le aveva detto di farlo. L’anziana signora, per nulla turbata la rassicurò e le disse di seguirla. La portò all’entrata del palazzo del Re fatato, dinanzi al Re e alla Regina delle fate, e la lasciò lì dicendole che il figlio che aveva allevato fino a quel momento era figlio delle regina e la presentò ai reali “Questa signora è la nutrice di vostro figlio, il giovane principe.” Poi prese e se ne andò.

La leggenda del bambino fatato, I PARTE

E’ nel popolo della vecchia Irlanda che nascono delle meravigliose leggende che andrebbero raccontate di sera ai nostri bambini per farli addormentare. Storie fantasiose di fate ed elfi dispettosi e di uomini comuni che per lo fortuna- sfortuna incontrano il popolo fatato. Oggi insieme ne leggeremo una che si intitola “Il bambino fatato” tratto dal libroAntiche Leggende, Incantesimi e Fate della Verde Irlanda”.

L’aiuto fatato: i Phouka, I PARTE

Oggi vi racconterò una nuova leggenda che ha origine nella vecchia Irlanda; è risaputo che gli Irlandesi amano raccontare storie che hanno come personaggi principali fate e gnomi, a volte questi sono benevoli altre volte sono dispettosi e arroganti. In questa storia i personaggi principali sono i Phouka: piccole creature amichevoli della famiglia delle fate che sono soliti aiutare il fattore nel proprio lavoro, sempre se vengono trattati bene e con gentilezza.