Oggi parleremo del Golem, termine ebraico gölem, che significa embrione. Il Golem è frutto di una leggenda del ghetto Praghese, leggenda che dice di un rabbino che creò un automa d’argilla che si ribellò al suo creatore ed all’ Imperatore.
Secondo Il Talmud (il complesso delle interpretazioni delle tradizioni e delle norme giuridiche ebraiche), che dedica un passo all’analisi della creazione dell’uomo da parte di Dio dice:“Dodici ore ebbe il giorno; nella prima fu accumulata la terra, nella seconda egli divenne Golem (Materia informe), nella quarta fu infusa in lui l’anima”.
Il cabalista Eleazar di Worms del XI secolo realizza la ricetta pratica per infondere la vita alla materia inerte, il risultato è il Golem, un uomo artificiale fabbricato con il fango da un altro uomo.
Durante il XI secolo, in Germania, Polonia, e Boemia, si propagò la leggenda che diceva che alcuni Rabbini esperti nelle difficili arti della Qabbalah sarebbero stati in grado di realizzare un Golem animato tracciando sulla loro fronte i caratteri alif, mem e thaw. I Golem avrebbero svolto umili mansioni di servitori, ma con il tempo divennero sempre più enormi e ingovernabili.