La Leggenda del Diamante di Hope

Ecco un’altra Leggenda molto curiosa e coperta da mistero, come può un diamante di rara bellezza causare la morte di svariate persone?

Questo bellissimo gioiello non è noto solo per la sua straordinaria bellezza ma anche per sfortuna che sembra portare ai possessori, si narra infatti che il diamante fu disincastonato  dall’occhio di un idolo indiano e che tale gesto scatenò l’ira della divinità che maledisse la pietra e chiunque ne venisse in possesso.

Il gioiello in questione è il diamante di Hope, gemma di un colore blu profondo di circa 44 carati, oggi custodito nello Smithsonian Institute di Washington è famoso per la sfortuna che sembra portare ai suoi proprietari., infatti chi ne ha vantato il possesso ha avuto una vita di breve durata terminata mai per morte naturale ma sempre a seguito di malattie, di omicidi e addirittura per suicidio.

La Leggenda del Teschio di Cristallo

Tanti sono i reperti misteriosi ritrovati in giro per il mondo, tanti avvolti da velati misteri, altri accompagnati da terorie curiose o  misteriose, oggi vi parlerò di uno dei ritrovamenti più misteriosi il TESCHIO DI CRISTALLO.

Nel 1964 in una Città Maya di Labaanatum,   Mitchell-Hedge trovò un teschio che una volta esaminato nei laboratori delle Hewlett-Packard in California risultò essere di cristallo.

Scolpito utilizzando una tecnica molto avanzata che sfrutta l’asse di simmetria per ridurre ai minimi termini la possibilità di frantumazione.

Le Amazzoni

In un passato remoto
esisteva un popolo di guerriere,
accertato storicamente
soprattutto nelle terre tra
l’Europa e l’Asia.
Questo era
il popolo delle
Amazzoni.

Nell’antica Grecia, ed in molte zone dell’Egeo, la donna era a capo della famiglia e le origini del matriarcato risalgono nell’antica isola di Creta e Licia.

Proprio a Creta si venerava Zeus figlio di Rea, senza un padre, e discendente da un’unica dea immortale. In tutte le culture antiche la dea Madre veniva amata e divinizzata.

La leggendaria Agarthi – III Parte

Sembra che gli  ipotetici ingressi per accedere ad  Agarthi  fossero :

Deserto del Gobi, MongoliaPolo NordPolo SudPiramide di Giza, EgittoMonte Epomeo, isola d’Ischia, ItaliaIsola di Pasqua

    Anche  antichi monaci tibetani, gli Indiani d’America, alcune popolazioni aborigene africane particolar modo   in Mali e Nigeria, gli antichi Scandinavi, i Sumeri, alcune popolazioni Maya del centro America e molti altri popoli antichi narravano di una misteriosa , potente ed occulta civiltà sotterranea comunemente chiamata “Agartha”, in grado di sfruttare  in parte alcune cavità sotterranee naturali del sottosuolo , ed in parte cavità artificiali appositamente costruite con tecnologie molto avanzate e destinate ad ospitare città e   popoli non solo  umani ma anche da altre razze differenti dalla nostra.  Sembra inoltre che fossero presenti fonti di energia naturale e artificiale in grado di far vivere molto a lungo gli abitanti, sviluppando in ognuno degli abitanti capacità mai viste prima.

    La leggendaria Agarthi – II Parte

    Tutte le grandi religioni attuali quindi derivano dunque dalla primordiale religione di Agharti, tutte le tradizioni sono in realtà adattamenti della grande tradizione primordiale, nei millenni le religioni si sono secolarizzate conservando solo qualche pallido ricordo della loro reale ed iniziale  identità.

    Grazie all’ aiuto e al sostegno degli insegnamenti occulti dei Superiori Sconosciuti ,  l’ alleanza di potenti illuminati e  di uomini della superficie  la tradizione originale di Agharti è stata portata avanti a lungo nel tempo  dalle Società esoteriche.

    Le  organizzazioni mistiche erano composte da ristretti e selezionati  gruppi di iniziati, alcuni riti, alcuni  numeri come il 12, o il 22, quello degli Arcani maggiori dei tarocchi, nonché certi simboli come ad esempio la solare svastica, resa purtroppo tristemente famosa da Hitler, che ricorrono in queste organizzazioni rispecchiano simboli del Regno Sotterraneo .

    La leggendaria Agarthi – I Parte

    Oggi parleremo di uno dei tanti leggenderai e misteriosi luoghi  citati  nel mondo dell’esoteria e dell’occulto, ho raccolto una serie di informazioni relative ad un leggendario mondo sotterraneo conosciuto come “AGARTHY”.

    Agarthi (chiamato  anche Aghartta o Agartha o Agharti    in sanscrito “l’inaccessibile” ) corrisponderebbe ad  un regno sotterraneo collocato all’ interno della terra e descritto  nelle varie opere dello scrittore Willis George Emerson.

    Agarthi è uno dei nomi più comuni utilizzati per definire una civiltà nascosta all’interno dell’Asia centrale, nel tantra Kalachandra del buddhismo tibetano è un regno mitico,  separato da una cintura di alte montagne e suddiviso in otto parti che vanno a formare una sorta di fiore a otto petali e che include 76 regni.

    Troll, abitanti notturni della terra

    Oggi per miti e leggende parleremo dei Troll, creature che oltre a non venerare nessuna divinità, avevano una personalità ben distinta.

    Ogni località ha una sua versione del Troll, per esempio quella scandinava, parla di loro come dei brutti e cattivi esseri nemici dell’uomo, più grandi e forti di noi umani, che vivono in grotte che lasciano solamente di notte, quando la luce è poca ed è facile per andare a caccia. Se questi, vengono esposti al sole, diventano subito pietra e sono amanti della carne umana.

    I troll erano degli esseri grandi, sulle teste e sul naso nascevano piante e muschio, molti di loro secondo la tradizione norvegese erano molto piccoli, altri potevano avere due o tre teste ma tutti avevano una vita longeva.

    Leggende Metropolitane…Tra realtà e fantasia…

    Pensando alle Leggende metropolitane la domanda che spesso ci si pone è…ma le Leggende Metropolitane o Urbane, sono Realtà o Fantasia? Secondo le idee comuni le Leggende Metropolitane sono quelle storie insolite, spesso curiose  che sono in bilico fra realtà e fantasia, si dice che siano  Storie Vere  raccontate dalla gente e che nel tempo acquistano credibilità grazie al passaggio di bocca in bocca.

    Si tratta sempre di ipotetici fatti raccontati e  presentati come fatti realmente accaduti, ma mai vissuti in prima persona e  attribuiti quasi sempre a qualche altra persona,  nel 90% dei casi chi racconta queste storie ci crede pienamente , l’accuratezza e l’enfasi con cui racconta i fatti quasi sempre aiuta a rendere credibile il racconto.

    Le Ninfe

    Oggi parleremo di ninfe (nymfe fanciulla futura sposa), delle creature (simili a fate), giovani e belle che vivono in mezzo alla natura, e ne sono i simboli. Alcune ninfe sono immortali, altre mortali ma con una vita molto lunga.

    Queste eleganti donzelle, vestite con tuniche leggere, si divertivano a danzare e giocare, e spesso allacciano delle storie d’amore con le divinità (Zeus) e con gli abitanti dei boschi. Sono custodi della sorgente della vita eterna e adorano ballare al suon della musica creata dal Satiro.

    Nel mondo greco le ninfe erano adorate come dee, ad esse si facevano delle offerte, che potevano essere latte, miele, olio o ghirlande di fiori, donate per ottenere fortuna, poiché avevano il dono di prevedere il futuro, erano delle ispiratrici, delle guaritrici, e proteggevano le donne durante il parto.

    Leprecauni, il piccolo popolo

    Oggi parleremo di Leprecauni, abitanti, secondo la leggenda, delle praterie e dei boschi, un incrocio tra halfling e un ceppo di folletti robusto.

    Il Leprecauno è una razza appartenente al Piccolo Popolo, quello composto anche da fate e folletti. Essi sono fratelli degli animali e d’ogni creatura del Piccolo Popolo, loro hanno l’abitudine di donare quadrifogli alle persone a cui tengono,per donargli fortuna e prosperità, inoltre adorano lavorare il legno e creare ottimi infusi e miscugli di vario genere.

    La loro età oscilla tra i 180 ed i 200 anni, mentre la maggior’età, come per noi i 18 anni, si raggiunge solo al compimento dei 70. Il leprecauno è custode dell’oro, difatti, si dice che dove tramonta l’arcobaleno, un leprecauno ha nascosto il suo tesoro, tesoro che serve a donare all’umanità prosperità, fortuna e salute.

    Lilith nella storia

    La presenza di Lilith ha avuto svariati riscontri in parecchie civiltà, a volte con nomi diversi, ma sembra che le sue malefatte fosserò sempre le stesse.

    Nella religione sumerica Lilith veniva chiamata Lilitu l’etimologia del nome corrisponde a “signora dell’aria” mentre nell’etimologa ebraica il nome Lilitu corrisonde a “essere femminile della notte/demone”.

    Nelle credenze ebraiche Lilith compare come un terribile demone notturno pronto ad accanirsi sui neonati di sesso maschile, esiste infatti una tradizione secondo la quale viene posto attorno al collo dei neonati di sesso maschile un amuleto dove venivano iscritti i nomi dei tre angeli (Senoy, Sansenoy e Semangelof detti anche Sanvi, Sansavi e Semangelaf) angeli preposti alla protezione da Lilith prima della circoincisione rituale, in un’altra versione invece sembra che si aspettasse a tagliare i capelli ai ragazzi per far credere a Lilith che si trattava di una ragazza e non di un maschio.

    Golem

     Oggi parleremo del Golem, termine ebraico gölem, che significa embrione. Il Golem è frutto di una leggenda del ghetto Praghese, leggenda che dice di un rabbino che creò un automa d’argilla che si ribellò al suo creatore ed all’ Imperatore.

    Secondo Il Talmud (il complesso delle interpretazioni delle tradizioni e delle norme giuridiche ebraiche), che dedica un passo all’analisi della creazione dell’uomo da parte di Dio dice:“Dodici ore ebbe il giorno; nella prima fu accumulata la terra, nella seconda egli divenne Golem (Materia informe), nella quarta fu infusa in lui l’anima”.

    Il cabalista Eleazar di Worms del XI secolo realizza la ricetta pratica per infondere la vita alla materia inerte, il risultato è il Golem, un uomo artificiale fabbricato con il fango da un altro uomo.

    Durante il XI secolo, in Germania, Polonia, e Boemia, si propagò la leggenda che diceva che alcuni Rabbini esperti nelle difficili arti della Qabbalah sarebbero stati in grado di realizzare un Golem animato tracciando sulla loro fronte i caratteri alif, mem e thaw. I Golem avrebbero svolto umili mansioni di servitori, ma con il tempo divennero sempre più enormi e ingovernabili.

    Fonte della Giovinezza

    Oggi parleremo della Fonte della Giovinezza.

    La Fonte della Giovinezza, è LA FONTE dove le acque ridonavano gioventù e vigore. Questa fonte era a disposizione di tutti, uno di questi che ne faceva uso era Prete Gianni, che si dice vi si sarebbe immerso più volte, raggiungendo la rispettabile età di 562 anni.

    Sir John Maundeville, scrittore e viaggiatore del XIV secolo, scrisse un resoconto dei suoi incredibili viaggi mai compiuti, dove disse di averla scoperta in Asia, dove vi si immerse svariate volte.

    La sorgente, citata anche in numerose leggende cinesi, si dovrebbe trovare in Cina, presso le montagne K’un Lun, nell’ isola di Ying Chou.

    Gorgoni – Medusa, Steno ed Euriale

    Le Gorgoni erano tre donne fantastiche, stupende: Medusa, Steno ed Euriale, figlie di due divinità marine, Forcide e Ceto. Medusa era mortale e, insieme alle sorelle abitava non lontano dal regno dei morti.

    La Dea Atena le punì trasformandole i capelli in nidi di serpenti. Poseidone le nascose in un’isola dell’estremo occidente, nel bel mezzo dell’oceano, abbastanza lontana dalle rotte abituali ma non lontano dal regno dei morti.

    Queste fanciulle avevano serpenti al posto dei capelli, denti come zanne di cinghiale, mani di bronzo e delle ali d’oro. Attraverso lo sguardo avevano il potere di mutare in pietra chi lo avesse incrociato e incutevano terrore sia nei Mortali sia negli Immortali.