Emanuel Swedenborg e lo spirito dell’uomo

Emanuel Swedenborg era un filosofo, teologo e scienziato svedese che visse nle 1700 e dedicò la vita allo studio, in particolare ad alcuni campi, ma si appassionò soprattutto al “dominio dello spirito”.

Nell’aprile del 1744 lo scienziato cominciò ad avere strane visioni e fare strani sogni durante i qualli scendeva, a suo dire, nel regno dei Morti. Affermò di aver passeggiato con Dio lungo i sentieri del Paradiso e parlò con alcuni angeli.

Le sue conversazioni con loro gli diedero la conoscenza. Swedenborg apprese che gli spiriti sono molto simili agli uomini e che vivono in un mondo sospeso tra terra e cielo, suddivisi in comunità di “persone” che sono simili tra loro.

Predizione del futuro, Jacques Cazotte

La storia è piena di persone che hanno saputo predirre fatti del futuro, ma profezie precise e sconvolgenti come quella fatta da Jacques Cazotte durante una cena a Parigi nel 1788 sono rare.

Fu uno dei presenti, Jean-Francois de la Harpe a scriverne qualche tempo dopo un resoconto dettagliato. La serata era stata molto allegra, organizzata a casa di un gentiluomo che usava riunire personaggi di un certo spicco, tra cui anche jacques Cazotte, scrittore famoso autore del racconto “Il diavolo innamorato“.

Avevano parlato di Voltaire, della rivoluzione che credevano sarebbe arrivata presto e avrebbe spazzato via superstizione e fanatismo. Fu proprio mentre parlavano di questa che Cazotte intervenne e disse di essere una specie di profeta in grado di vedere il futuro.

Sinclair, Jung e Freud una linea nella parapsicologia

Lo scrittore americano Upton Sinclair noto per il suo scetticismo era convinto che nel campo dei “poteri della mente” ci fossero tanti impostori e imbroglioni, ma studi fatti con la moglie Mary Craig Sinclair, gli dimostrarono la veridicità di alcuni fenomeni.

Li descrisse in un libro “Mental Ratio”. Probabilmente Sinclair conosceva il lavoro svolto da Carl Gustave Jung e pubblicato nel 1916, intitolato “Psicologia dell’inconscio”. Jung però non aveva scritto solamente questo libro.

Aveva fatto ricerche approfondite e accurate ed esperimenti metapsichici dovuti al fatto che sua madre teneva un diario delle premonizioni e delle “strane coincidenze” e che sua nonna era risaputo fosse chiaroveggente.

Winston Churchill e le premonizioni

Non è affatto raro che persone di stato o governo siano guidate dal proprio intuito, da premonizioni proprie o di altre persone. Abbiamo già visto che Abramo Lincoln lo fosse e anche la signora Grant, moglie del generale.

Churchill ebbe modo di usare le sue premonizioni soprattutto durante la guerra. Una sera era a cena a Londra, in Downing Street, con una decina di persone quando sopra di loro passarono gli aerei della Luftwaffe per sganciare bombe.

Era una cosa piuttosto frequente e nessuno dei commensali si alzò, nessuno tranne Churchill che andò di corsa in cucina, disse ai domestici di mettere la cena in caldo e di scendere nel rifugio antiaereo, dopodichè tornò a sedersi a tavola.

Edmund Gurney, uno dei fondatori della SPR

Torniamo a parlare della SPR e dei suoi fondatori. Edmund Gurney era il più giovane tra tutti, figlio di un pastore anglicano era tormentato come gli altri da dubbi di fede e religione.

A Cambridge il giovane era molto popolare: intelligente, di bell’aspetto ed estremamente disponibile, aveva un gran successo. In lui però c’era sempre un filo di malinconia latente che si fece sempre più visibile con il passarer degli anni.

Alternava momenti di felicità ad altri di profonda depressione ed apatia. soffrì anche di un esaurimento nervoso. Il suo grande amore era la musica, anche se aveva molti talenti. Nel 1875 avvenne un  fatto che segnò la sua vita: la morte delle sorelle durante un viaggio in Egitto.

Rabdomanzia fai da te, il tuo strumento personale

Volete costruirvi uno strumento da rabdomante? Esiste un’alternativa al classico bastone o bacchetta a “Y”. Per crearne uno per voi potete utilizzare dei semplici appendiabiti di metallo, quelli che danno le lavanderie, per intenderci.

I marines americani, ovviamente senza avere un permesso ufficiale, utilizzavano aggeggi del genere per scovare tunnel nemici e armi nascoste. I rabdomanti cosigliano di seguire semplici indicazioni. Ecco come fare. Prendete due appendiabiti di metallo e un attrezzo per tagliare il metallo, può andar bene una specie di tronchesino o pinza.

Tagliate l’appendiabiti in due punti: uno è alla fine della parte diritta dove vengono stesi gli abiti, l’altro taglio è da fare sulla parte inclinata, poco prima che il metallo venga piegato per fare il gancio per appenderlo. A questo punto raddrizzate la parte più inclinata del metallo in modo da formare un angolo retto.

La rabdomanzia, potere paranormale della mente

La rabdomanzia è ritenuta un’antica arte e consiste nel trovare l’acqua, o altre cose sotterranee, grazie ad un bastone o bacchetta ricurca a forma di “Y”.

Antichissime incisioni rupestri in Algeria hanno evidenziato che l’uomoera rabdomante già molto prima che imparasse a scrivere. Probabilmente i Cinesi e gli Egizi utilizzavano questo sistema, anche se fino al medioevo non ci sono scritti che lo comprovano.

Ma da ovunque arrivi questa pratica è ancora oggi largamente in uso e con successo. La spiegazione fisica di tutto questo è che probabilmente si basa sull’energia emanata dagli oggetti invisibili e trasmessa agli strumenti utilizzati ai rabdomanti o alla persona stessa.

L’effetto Kirlian e la parapsicologia

Tutto ebbe inizio quasi casualmente nel 1939 quando un elettricista russo, tale Semyon Kirlian, che lavorava in un ospedale nella città diKkrasnodar vide in funzione un apparecchio che veniva utilizzato per la fisioterapia ad altra frequenza.

Si accorse che tra l’epidermide del paziente e l’elettrodo compariva una scintilla, Semyon Kirlian era un inventore a tempo perso, e vedendo delle fotografie si chiese come quella scintilla potesse comparirvi inseime ad uno strano alone. Così decise di fare un esperimento e si fisso gli elettrodi dell’apparecchiatura ad una mano.

Poi la premette contro la lastra fotografica e girò l’interruttore. L’apparecchiatura si mise in funzione e lui si bruciò la mano, però quando andò a sviluppare la pellicola ebbe una sorpresa: la sua mano, o meglio, la sua impronta digitale, era circondata da un alone simile a quelle che aveva visto nella fotografia con la scintilla.

L’anima umana e il libero arbitrio

La vita dell’uomo si svolge in base alle sue scelte oppure è predestinata e lui non può far altro che viverla per come gli viene data? Credere nel libero arbitrio significa che l’uomo può scegliere una sua linea di condotta ad è responsabile delle decisioni che prende.

L’esistenzialismo, è una filosofia che estremizza questo concetto sostenendo che il libero arbitrio è l’unica cosa che distingue l’essere umano, difatti sostiene eche l’uomo vive in un mondo che determina personalmente e che modifica ogni volta che prende una decisione o opera una scelta. L’uomo è libero di modificare il suo destino agendo sul suo presente.

Il determinismo, invece, è la dottrina del destino e sostiene che l’uomo non è altro che il risultato di forze preesistenti, anche quando sembra che agisca di propria iniziativa.

Quinby, un guaritore nel Maine e il mesmerismo

Phineas Parkhurst Quinby Di Portland, nel Mayne, era un guaritore ed iniziò a curare i suoi malati utilizzando il mesmerismo e le onde magnetiche emanate dal corpo. Con il tempo però cominciò a venirgli il sospetto che i benefici che i suoi pazienti sperimentavano non fossero da attribuire ad un intervento divino o alla manipolazione del loro magnetismo animale, bensì al fatto che lui cambiava il loro atteggiamento mentale nei confronti della malattia.

Quinmby era convinto che la fede dei suoi pazienti nei suoi poteri di guaritore fosse importante come tutti gli altri fattori. Si convinse che la mente era la chiave di accesso per la guarigione e pensò che se fosse riuscito a convinvere il paziente  che la malattia era causata dal suo atteggiamento, questo sarebbe guarito.

Sarebbe stata sufficiente questa presa di coscienza per fare in modo che il paziente riportasse i fluidi di energia dell’organismo ad un equilibrio salutare.

Un salto nel tempo al White Building

Era una mattina del 1963, Coleen Buterbaugh, segretaria di un college nel Nebraska andò al White Building per cercare un professore, ma quando entrò nella stanza dove doveva essere vi trovò invece una donna che non aveva mai visto prima, vestita con abiti fuori moda di almeno trent’anni.

Nella stanza c’era un terribile odore che la nauseò. Rimase ad osservare la donna che, di spalle, riponeva dei libri su una scansia in alto. Poi improvvisamente la figurà svanì. Coleen si girò e si ritrovò a sentire la presenza di uomo seduto alla scrivania. Ebbe così paura che scappò fuori, ma anche all’esterno niente era uguale al suo tempo.

Fu solo entrando nella hall del vecchio palazzo che tutto tornò alla normalità. La donna raccontò la storia e trovò conferme in quello che aveva visto. La donna che le era apparsa era Clarissa Mills morta esattamente ventisette anni prima proprio in quello che era stato il suo ufficio.

Poltergeist, una spiegazione alternativa

Il poltergeist non è da tutti ritenuto lo stesso fenomeno, ovvero manifestazioni di entità soprannaturali, spiriti. Molti studiosi moderni, tra cui il tedesco Hans Berder e lo statunitense William G. Roll credono al fenomeno del poltergeist, ma non in quanto entità singola e separata. Sono convinti invece che siano collegati ad una persona viva.

Nel senso che questi fenomeni sono scatenati inconsciamente da una persona presente nella stanza a causa dei suoi turbamenti, frustrazioni o infelicità. Questa situazione si tradurrebbe nei fenomeni che vengono imputati al poltergeist e in accadimenti riconducibili alla psicocinesi.

È l’inconscio umano a crearle, in modo ignoto. Attraverso questi fatti la persona scarica le energie e le sue frustrazioni. Il periodo più probabile in cui sembrano scatenarsi i poltergeist è la pubertà con i cambiamenti fisici, mentali e di comportamento che essa comporta.

Siegel, legame tra salute fisica e stato mentale

Il dottor Bernard S. Siegel era un chirurgo e oncologo del Connecticut. Era il 1970 e il medico considerava ormai i suoi pazienti come macchine da riparare. A quei tempi era piuttosto demoralizzato dal suo lavoro e stava seriamente riflettendo sul cambiare e dedicarsi agli… animali!

Pensava di diventare veterinario perchè in quel modo avrebbe potuto accarezzare, abbracciare e prendersi cura in modo divers dei suoi pazienti. Non è normale che un medico per gli uomini faccia cose simili. Lui però, riflettendoci bene pensò: “perchè no?” E cercò di “umanizzare” il suo lavoro.

Perchè non abbracciare i suoi malati, cercare di tirarli su di morale dando loro un pò d’amore e comprensione? Incoraggiandole a superare le difficoltà della malattia? Chiese loro di chiamarlo Bernie e iniziò a condividere con loro gioie e dolori, arrivò anche a piangere con loro e questo lo portò a farsi altre domande.

John Dunne e la premonizione esplosiva

John William Dunne era un soldato inglese di servizio in Sud Africa nel lontano 1902. Una notte sognò di trovarsi su un’isola in grave pericolo di vita a causa dell’esplosione di un vulcano, o qualcosa di simile.

Rimase molto sconvolto dal sogno e a riguardo disse di essere molto preoccupato per i quattromila abitanti dell’isola che non avevano idea di che cosa stesse per capitare. il resto del sogno lo passava a cercare di convincere le autorità francesi ad agire prima che fosse troppo tardi per gli indigeni del luogo.

Qualche tempo dopo Dunne lesse sui giornali la notizia che sul monte Pelée, nell’isola francese di Martinica, nelle Indie Occidentali, c’era stata una devastante esplosione. Il soldato leggendo la’rticolo si accorse che ogni singolo dettaglio dell’avvenimento corrispndeva con il suo sogno.