Oggi torneremo a parlare del Vangelo delle Streghe, quindi cosa deve essere detto, che cosa deve includere e che cosa deve essere fatto per consacrare qualsiasi cosa a Diana.
Lo Scongiuro del Limone e degli Spilli – prima parte
Oggi torneremo a parlare del Vangelo delle Streghe, quindi cosa deve essere detto, che cosa deve includere e che cosa deve essere fatto per consacrare qualsiasi cosa a Diana.
Scongiurazione del sasso a palla
Trovare un sasso a forma di palla, grande o piccolo, è un segno di buon augurio, ma la pietra non deve mai essere data via, altrimenti chi la riceve avrà buona fortuna e chi la dà sarà colpito da qualche sventura.
Seconda parte: Diana non era riconosciuta come loro madre dalle streghe e dagli spiriti, dalle fate e dai folletti che abitano nei luoghi remoti e solitari. Essa si nascose umilmente e si fece mortale; ma per sua volontà sorse nuovamente al di sopra di ogni cosa. Aveva una tale passione per la stregoneria e divenne così potente nell’esercitarla che la sua grandezza non poté più rimanere nascosta.
Una notte, al raduno di tutte le streghe e delle fate, Diana dichiarò di essere capace di oscurare il cielo e di trasformare tutti i topi in stelle.
Tutti i presenti dissero:
Diana fu la prima creata al mondo: in lei risiedevano tutte le cose. Da se stessa, l’oscurità primordiale, si separò; si divise in oscurità e in luce. Lucifero, suo fratello e figlio, lei stessa e la sua altra metà, era la luce.
Quando Diana vide che la luce era così bella, la luce che era la sua altra metà, suo fratello Lucifero, la desiderò con enorme brama. Volendo ricevere nuovamente la luce nella sua oscurità e ingoiarla in rapimento e delizia, tremò per il desiderio. Questo desiderio era l’Alba.
Ma Lucifero, la luce, non volle cedere alle sue brame e fuggi. Era la luce che vola nelle parti più lontane del cielo, il topo che fugge il gatto.
Diana, dopo che sua figlia ebbe realizzato la sua missione e vissuto sulla terra assieme ai mortali, la richiamò e le diede il potere, quando fosse invocata da chi aveva compiuto una buona azione, di esaudire le sue preghiere concedendogli il successo in amore e inoltre:
Il potere di benedire gli amici e di maledire i nemici.
Di parlare con gli spiriti
Di trovare tesori nascosti nelle antiche rovine
Di evocare gli spiriti dei preti che erano morti lasciando tesori
Di capire la voce del vento
Di trasformare l’acqua in vino
Di predire il futuro con le carte
Oggi torneremo a parlare del Vangelo delle Streghe, quindi cosa deve essere detto, che cosa deve includere e che cosa deve essere fatto per consacrare qualsiasi cosa a Diana.
Il primo che andremo ad imparare è la Scongiurazione di Caino, per poi passare alla Scongiurazione a Diana.
Scongiurazione di Caino
Oggi voglio farvi conoscere un passo del Vangelo delle Streghe dove s’insegna a come consacrare la cena.
Ecco quindi cosa deve essere detto, che cosa deve includere e che cosa deve essere fatto per consacrarla a Diana.
Si dovrà prendere farina e sale, miele e acqua e pronunciare questo scongiuro:
Oggi voglio tornarvi a parlare della storia della stregoneria, più esattamente voglio farvi una lista delle bolle e canoni inquisitori redatti dal 314 dC al 1749. Dopo avervi parlato del Malleus Maleficarum, del Concilio delle streghe e dell’Inquisizione, a distanza di centinaia di anni, ho pensato di darvi una lista, come scritto pocanzi, di tutti i trattati stipulati nei secoli scorsi.
Partiremo dalle Bolle Inquisitorie:
Bastavano dicerie e false testimonianze, come risaputo, per far condannare una donna ritenuta e presunta strega, ma questo non impedì che venissero studiati sistemi per cercare di verificare la colpevolezza o innocenza delle indiziate.
Uno dei metodi più comuni era l’ordalia d’acqua, pratica molto antica che arriva addirittura dal codice di Hamurrabi del II millennio a.C. che inizialmente veniva impiegata per qualsiasi crimine e nel XVII divenne invece test eseguito sulle streghe.
La pratica consisteva nel gettare la donna in acqua. Se galleggiva era una strega e quindi veniva giustiziata, se andava a fondo, come succedeva spessissimo, moriva annegata, ma questo la rendeva degna di sepoltura.
Streghe e civette hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo. In latino la parola “strix” indicava sia l’animale, ovvero la civetta, che la strega. Fin dall’antichità se ne parlava. Per i romani, citiamo ad esempio Ovidio e Plinio, che ne scrissero, il verso di questo animale rappresentava la morte e quindi, quando lo si udiva si sapeva che portava morte.
Se malauguratamente una civetta entrava in una abitazione o un edificio, le persone scappavano fuori allarmate dall’infausto presagio e non ritornavano all’interno fino a che il luogo non veniva purificato con acqua e zolfo. Questo serviva per distruggere le influenze negative che l’animale aveva portato.
La povera civetta portava questo genere di reazioni un pò in tutto il mondo antico. A causa della loro conformazione e del loro aspetto, insolitamente umano, questi animali notturni, che piombano sulla preda gettandosi dai rami degli alberi, vengono ritenute spiriti maligni.
I poteri magici legati alla scopa si conoscevano fin dall’antica Roma. A quell’epoca le levatrici utilizzavano una scopa con cui spazzavano l’uscio per allontanare gli spiriti maligni dalla mamma e dal suo futuro bambino. In Inghilterra le donne, quando uscivano di casa, lasciavano la scopa fuori dall’uscio, nel Galles e tra gli zingari dopo le nozze gli sposi entravano incasa a cavallo di una scopa.
Da tempi lontanissimi la scopa viene associata ai poteri femminili e alla magia e con il tempo sono diventate l’alternativa femminile alla bacchetta magica. Il primo disegno di una donna a cavallo di una scopa fece però la sua prima apparizione molto più tardi.
Ossia nel 1400, su una miniatura contenuta in un manoscritto dello svizzero Martin Le franc dal titolo”Le Champion des Dames”. Fin dall’antichità questi oggetti hanno sempre avuto un un potere simbolico nelle più importanti questioni terrene.

Margaret Murray era una antropologa ed egittologa inglese che cominciò a studiare la storia della stregoneria, convinta che le streghe fossero tutte delle vecchie perseguitate da visioni. Facendo ricerche approfondite La Murray scoprì che il Dio adorato dalle streghe non era il Maligno, come poteva far comodo credere alla Chiesa, bensì la dea Artemide, per i greci, chiamata dai romani Diana, loro guida spirituale e dea della caccia.
Sempre secondo la Murray stregoneria e religione precristriana della fertilità, appunto il culto di Diana, si identificavano e rappresentavano in realtà la religione più antica delle Europa occidentale. L’antropologa ipotizzò che si potesse far risalire questa religione a circa 25.000 anni fa, ad una razza aborigena di nani.
Era una religione gioiosa, con banchetti e danze ed “esuberanze sessuali” che fu tramandata dagli invasori vincitori in termini di fate ed elfi. Gli inquisitori però erano di umore tetro e non poterono capire questa religione, sentirono quindi il bisogno di estirparla fin nelle sue radici.

Nel Medioevo il pensiero cabalistico e la magia ebbero gran peso all’interno delle società di quel tempo edin seguito al dilagare di queste teorie e pratiche, Cornelius Heinrich Agrippa, che visse in Germania tra il 1400 e il 1500, scrisse sui numeri e la loro consacrazione alle divinità dicendo che le creature celesti li temono e gli uomini tremano di fronte ad essi.
Scrisse un libro, che pubblicò molti anni dopo averlo scritto, intitolato “De occulta philosophia libri tres“, su cui continuò a lavorare per vent’anni. Non ci sono prove che sia stato perseguitato per il suo credere e praticare la magia, ma ebbe moltissima influenza su Giordano Bruno.
Oltre ad essere mago era moltissime altre cose tra cui medico, teologo, filosofo e alchimista e riteneva che la Pietra Filosofale esistesse e potesse, non soltanto trasformare in oro il piombo, ma curare da tutte le malattie e rendere la vita più lunga.

Oggi continueremo a parlare di Salem e del processo tenutosi in quel periodo in cui la caccia alle streghe era al massimo dell’esagerazione.
Ora partiamo dalla realtà: dopo essere stati cacciati dall’Inghilterra, i Puritani si stanziarono in America nella quale si erano infatti portati dietro il loro moralismo e la loro mania delle streghe.
William Perkins persona conosciuta e ammirata, aveva scritto il Discorso sull’arte dannata della stregoneria, un libro che descriveva la cattiveria delle streghe e gli orrori provocati da esse.