Come difendersi dagli elfi

di Gianni Commenta

Ecco a voi un tipico cocktail anti Elfo appartenente alla tradizione medica anglosassone. Attenzione, leggere con cura!

Sciogliere nel vino un po’ di mirra e un’uguale quantità d’incenso bianco, grattare un’agata e aggiungere la polvere al vino, bere l’intruglio dopo una notte di digiuno, o tre mattine, o nove, o dodici.

Nell’antichità durante i riti della fertilità di calendimaggio si usava la margherita, simbolo del sole, e perfetto per proteggere i partecipanti dal popolo delle fate, particolarmente attivo in questo momento dell’anno.

Tra gli altri sistemi di protezione ricordiamo le campanelle, gli uomini se le legano alle gambe quando ballano la moresca e sono ancora usate ai nostri giorni.

Importante: un guanto rivoltato disperde i festioli se buttato all’interno del cerchio delle fate
Le campane, il ferro, un coltello sulla soglia di una porta, un chiodo in tasca, un paio di forbici aperte appese sopra al lettino di un neonato.
Non solo, anche acqua corrente, pane, sale, sorbo selvatico e filo rosso, la terra di un vecchio cimitero, ghirlande di margherite, pietre forate, ferri di cavallo, lino sul pavimento, scarpe disposte con la punta in direzione opposta al letto, una calza sotto il letto, un coltello sotto il cuscino, un rametto di erica, un pentagramma disegnato sulla porta, bruciare i biancospini sulla cima i delle colline per liberare i bambini prigionieri.
Erba di San Giovanni (Ipericum perforatum).

Testo tratto da “FATE” di Brian Froud – Alan Lee – David Larkin

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