Tempo fa per la sezione riguardante lo spiritismo, parlammo delle varie tecniche di comunicazione che si usano durante le sedute spiritiche, come la comunicazione attraverso i colpi e la tavola ouija, oggi continueremo con questo argomento, e vederemo un’altra tecnica per comunicare con gli spiriti.
“Il test dei libri” è una pratica mediante la quale uno spirito indica al medium una frase contenuta all’interno di un libro, per comunicare la risposta, nei test che hanno esito positivo, ovviamente la frase o il trafiletto indicato ha un particolare significato per chi pone la domanda.
L’origine di questa pratica, è alquanto curiosa, proprio perché venne proposta per la prima volta da Feda, lo spirito guida di Gladys Osborne Leonard. In uno dei suoi test, uno spirito che dichiarava di essere un giovane ufficiale morto durante la prima guerra mondiale, disse di avere un testo da far leggere al padre, e gli indicò la pagina, il titolo del libro e anche in quale scaffale della libreria era posto. Il libro risultò chiamarsi “Alberi” e il testo contenuto all’interno si riferiva ad un particolare tipo di scarabeo del legno, si venne, quindi, a sapere che il padre dell’ufficiale aveva una passione per lo studio delle piante e che in particolare nutriva quasi un’ossessione per gli scarabei, tanto da esser spesso preso in giro dai membri della famiglia.
Questo tipo di pratica, però, non vale per tutti i libri, nel senso che non tutti i libri hanno le risposte che cercano gli spiriti. Nel 1921 Eleanor Sidgwick pubblicò uno studio fatto su 532 libri indicati da Leonard, risultò che solo 92 di essi contenevano testi del tutto pertinenti e di reale interesse per i partecipanti alle sedute, 96 quasi pertinenti, 40 di dubbio riferimento e 244 con testi senza alcun senso. Un test similare venne poi fatto prendendo a caso delle pagine da una libreria di 1800 testi, il risultato fu che solo 34 volte il contenuto aveva un senso vagamente pertinente, quindi solo il 5% di successo, rispetto al 17% ottenuto dal medium attraverso lo spirito.
Da queste statistiche risulta quindi evidente la presenza di fattori paranormali coinvolti in molti dei casi di test dei libri. Tuttavia non è detto che questo implichi necessariamente fenomeni di vita dopo la morte, in quanto i risultati di questi test potrebbero essere più facilmente attribuiti a facoltà psichiche del medium, che riuscirebbe in qualche modo ad ottenere informazioni pertinenti attraverso le sue capacità mentali piuttosto che con la mediazione di uno spirito.