Fantasmi e peso dell’anima

Fantasmi e peso dell’anima: due concetti che insieme ci consentono di dire la nostra su un tema in particolare. Ovvero la vita oltre la morte.

I fantasmi esistono davvero?

Parliamo di elementi che possono essere comparati e allo stesso tempo devono essere distinti. E la ragione sta nel fatto che, pur essenzialmente rappresentando lo stesso tema, ne esplicitano due facce in qualche modo differenti.

Quando parliamo di fantasmi, infatti, chiamiamo in causa delle anime che per diverse motivazioni non sono riuscite a staccarsi dal mondo terreno per poter andare avanti. Ci si chiede da sempre se esistono e non è una domanda facile alla quale rispondere. E non solo perché non è possibile portare delle prove incontrovertibili al momento.

Vogliamo utilizzare questo riferimento temporale perché non è detto che qualcuno non possa essere in grado di inventare qualcosa capace di misurare ciò che noi non vediamo. Ergo spettri e fantasmi, quindi, possono essere considerati tanto esistenti quanto inesistenti.

Nella maggior parte dei casi si tenta di confutarne l’esistenza, ma non è difficile riservare una parte di mente all’incapacità di spiegare alcuni fenomeni. Gli acchiappafantasmi più seri partono, infatti, dal dimostrare che determinate manifestazioni siano causate da fatti spiegabili.

Si fermano però nel momento in cui le diverse variabili scientifiche non riescono più a spiegare ciò che accade. Non crediamo all’esistenza dei fantasmi? Benissimo. Crediamo alla loro esistenza? Va bene lo stesso. Di certo alcuni fenomeni meriterebbero di essere studiati di più, soprattutto per capire come funziona una parte dell’esistenza umana di cui teoricamente non si sa nulla.

Quanto pesa davvero un’anima

Per quel che riguarda il peso dell’anima il discorso è molto simile. Si è scoperto che all’atto della morte spariscono dal corpo circa 21 grammi. Va detto che la prima ipotesi in tal senso è stata lanciata da Duncan MacDougall, un medico del Massachusetts nel 1907.

Una registrazione la sua effettivamente condotta in “modo scientifico“, dato che si trattava semplicemente della pesatura di alcuni moribondi prima e dopo la loro morte.

Anche qualcun altro ha tentato di teorizzare in modo scientifico. Secondo la teoria del fisico Jean-Émile Charon le caratteristiche spirituali dell’uomo sono legate agli elettroni che ne fanno parte. E questa grammatura che si perde sarebbe formata proprio dagli elettroni che costituiscono l’anima dell’individuo. Generalmente calcolabile in 21 grammi per un uomo di circa 70 chili.

Di certo non possiamo parlare di prova scientifica, ma è divertente è interessante che una teoria lanciata a inizio del Ventesimo secolo faccia ancora parlare di sé in tal modo.

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