La pranoterapia

di Redazione Commenta

Prima di parlarvi della pranoterapia incominciamo a capire cos’è il prana, esso è una forma di energia un po’ più vasta di come la intendiamo noi occidentali, è l’energia che ci fa vivere, il soffio della vita che quando moriamo ci abbandona, è respiro, vita, potenza, vigore, è l’energia dell’universo dentro di noi. La pranoterapia deriva dal nome sanscrito “प्राण” cioè prana, che significa energia vitale, e dal greco antico “θεραπεία” che significa “cura-guarigione” e quindi terapia, essa nasce in Italia a Torino nel 1970, e dal 1980 diventa famosa grazie ai primi guaritori italiani e grazie anche al mezzo mediatico e pubblicitario.

La pranoterapia consiste nell’imposizione della mani in corrispondenza della parte malata, permettendo cosi il passaggio del “soffio vitale” dal corpo del pranoterapeuta, colui che manda l’energia, al paziente. In oriente si pensa che ogni dolore fisico proviene da un malessere dello spirito, quindi è bene precisare,che questa pratica viene usata per lo più per curare lo spirito che i dolori fisici in se.


La pranoterapia non è da confondere con il reiki, in quanto la pranoterapia è un passaggio di prana tra il corpo dell’operatore e il corpo del paziente, mentre nel reiki l’operatore è considerato solo un mezzo per far si che l’energia dell’universo passi attraverso il corpo dell’operante e vada infine al paziente, non è nemmeno da confondere con il Pranic Healing una disciplina spirtituale complessa, basata anch’essa sul prana, ma che utilizza il concetto in modo abbastanza differente, con varie tecniche e imposizioni delle mani.

Per praticare la pranoterapia è ovvio che bisogna avere un credo religioso e spirituale che permette di capire questa pratica è cioè bisogna credere al prana e all’energia vitale, credere che in ogni corpo umano e organo ci sia questo soffio vitale, che il prana in alcuni individui possa essere squilibrato, e quindi corrisponde a un malessere del corpo o in casi peggiori ad una malattia, che il prana possa essere trasferito, solo con l’imposizione della mani da un corpo alla’altro.

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