La Strega Sabrota

di Gianni Commenta

Il Piemonte e la Valle d’Aosta sono luoghi natali di alcune tra le streghe più famose d’Italia. Oggi voglio raccontarvi la storia di una strega molto famosa di nome Sabrota.

In un paese dell’astigiano, famose furono le gesta della celeberrima Sabrota, una strega del luogo che, a causa della sua statura era detta “la Longia”.

Sabrota era molto brutta, ed e’ ancora viva nella tradizione del paese. Purtroppo nessuno sa dire esattamente in quale epoca sia vissuta.

La strega era dedita ai sabba, pratica di erbe e di filtri, conosceva bene la magia, e sovente si recava su una radura dove si ritrovavano anche le altre masche della valle. Secondo le esagerate testimonianze dei montanari, sotto quegli alberi si svolgevano delle feste infernali e affermano di aver trovato molte volte ciuffi di capelli.

Sabrota la Longia secondo le testimonianze di un soldato di un epoca non stabilita, si trasforma in gatto: mentre il soldato attraversava i boschi del paese in una notte buia viene assalito da un gatto dal pelo irto e dagli occhi di brace, sfoderata la spada, colpisce il felino ad una zampa.

Il povero gatto dopo uno straziante miagolio scompare, ed il giorno dopo il medico del paese va nella casa della strega Sabrota la Longia per curarle una ferita da taglio al braccio.

Tutti in paese odiano la povera Sabrota, la temono e pensano che tutti i mali del paese siano opera della donna.

Un uomo ,dopo aver litigato con lei per questioni di interesse, la trascina in giudizio e riesce a farla condannare, ma qualche giorno dopo piano, piano dal primogenito in poi, i suoi figli muoiono d’ un male misterioso. Il padre armato d’ un falcetto, si reca da Sabrota per ucciderla, ma nell’ atto cade a terra tramortito, ma quando riprende i sensi da’ di pazzo ed e’ stralunato, crede di essere un cane e corre per la campagna abbaiando.

Secondo la storia solamente il prete con i suoi esorcismi riesce a salvarlo, e quando la strega muore gli uomini del paese rifiutano di portare la bara al cimitero. Alla fine tre uomini, provvedono al trasporto, ma durante il tragitto che la bara è leggera ed arrivati al cimitero la schiodano e vedono che è vuota!

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