Medea e l’amore tradito

di Gianni Commenta

Oggi vi parlerò di una delle più tragiche e più popolari storie che si possano trovare nel’universo del mito antico, la storia tragica di  Medea  che viene vista come una donna altera, ma anche molto sapiente e pronta a tradire il padre per amore di un uomo, che oltretutto non proveniva nemmeno dalla sua terra, ma da una terra lontana come il Mar Nero.

Questa storia parla di un argomento che molte donne hanno dovuto e dovranno affrontare nei prossimi secoli, l’amore tradito.

Medea ,  Figlia di Eete – Re della Colchide ma soprattutto  nipote di Apollo (Dio del Sole) e di Circe (Potentissima Maga) s’innamora perdutamente di  Giasone, straniero giunto da una terra lontana alla ricerca del Vello d’Oro.

Secondo la mitologia greca il  Vello d’Oro era un mantello di ariete d’oro in grado di volare, il mantello era stato donato a Nefere da  Ermese e grazie alla collaborazione di Medea, Giasone riuscì ad impossessarsene.

Talmente grande era l’amore che Medea  provava per Giasone che arrivò a tradire suo padre ed ad uccidere suo fratello “Absitro” per permettere al suo amato a raggiungere il suo scopo, infatti Medea uccise Absitro e s’imbarcò con Giasone.

Una volta imbarcata Medea gettò i resti di suo fratello dietro di se costringendo il padre ad occuparsi del recupero delle spoglie del figlio abbandonando la ricerca del Vello d’oro e  permettendo a Giasone e agli Argonauti di impossessarsene  e tornando  vittoriosi a  Corinto.

Ma 10  anni dopo “Creonte” –  Re della Città offrì in sposa a Giasone la figlia “Glauce” offendo così a Giausone la successione al trono,  senza esitazione accettò e abbandonò Medea per sposare Glauce.

Medea disperata per l’abbandono e  colma di rabbia per l’indifferenza dimostrata da  Giasone decise di compiere la sua vendetta, si finse rassegnata ed inviò in regalo alla nuova sposa di Giasone un mantello intriso di veleno.

La giovane Galauce ignara di tutto indossò  il mantello e morì avvelenata fra strazianti dolori insieme al padre Creonte a cui toccò la stessa sorte per aver toccato il mantello nella speranza di salvare la figlia.

Ma la vendetta di Medea non era ancora del tutto compiuta, Medea desiderava la sofferenza di Giasone e  secondo ciò che narra la tragedia di Euripide  per arrecare più dolore possibile a Giasone e per negargli  discendenze  uccise i figli  che ebbe con lui Mermo e Fere e fu proprio a seguito di tale perdita che Giasone cercò il suicio.

Medea fu costretta a fuggire da Corinto e si rifugiò  ad Atene, dove incontrò e sposò Egeo da cui ebbe un figlio Medo, le aspirazioni di Medea vedevano il suo genito Medo a capo di Atene, ma ben presto si presentò  in città Teseo, (figlio di Etra ed Egeo)  e le cose cambiarono.

Egeo ignorava che Teseo potesse essere suo figlio mentre  Medea era a conoscenza di questo segreto e per aggirare il problema chiese al marito  Egeo di uccidere Teseo prima che lui potesse conoscerne l’identità.

Qualcosa andò storto Egeo scoprì le discendenze di Teseo e Medea si trovò costretta a fuggire anche da Atene, decise così di tornare nella Colchide dove finalmente riuscì a  riappacificarsi con il padre Eete e a riprendere un’esistenza tranquilla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>