MIB, oltre i film i veri alieni – II

di Gianni Commenta

I Man in Black di solito sembrano automi, o almeno così li descrivono le testimonianze. Non si mostrano nè cordiali, nè malvagi, ma mettono paura con la loro presenza. Alcune persone raccontano che i MIB li hanno intimoriti anche con oscure minacce.

Nesusno però si è mai lamentato per aver ricevuto atti di violenza. Ma quale sarebbe allora lo scopo delle visite di questi oscuri personaggi alieni? Sembra che l’obiettivo sia di sconsigliare i testimoni di avvistamenti e incontri con alieni dal parlarne.

In pratica non vogliono che informazioni a riguardo vengano raccolte e che le persone riportino notizie. Una teoria piuttosto vecchia sosteneva che fossero dei funzionari governativi che avevano il compito i nascondere la verità sugli UFO al mondo intero.

Questa teoria però è durata poco perchè nemmeno le più fervide fantasie potevano sostenere una cosa simile. Le stravaganze dei MIB erano troppe anche per chi pensava a cospirazioni governative.

Al giorno d’oggi molte persone pensano che le visite dei MIB fossero solamente fantasie di persone che, essendo venute in contatto con UFO, rimanevano scosse fin nel profondo.

Queste visite dei MIB non sono mai state provate. Questa di Hopkins è stata la segnalazione più densa di particolari. Come dicevo il dottore stava indagando sul rapimento di David Stephens. Il dottore descrisse perfettamente l’incontro entrando nei particolari.

Disse che lo sconosciuto sembrava un becchino con il vestito nuovo e appena indossato con la piega dei pantaloni perfetta. Il MIB era completamente privo di peli e di follicoli piliferi, insomma totalmente glabro.

Durante la permanenza in casa sua i due parlarono e l’alieno gli fece domande molto particolareggiate sulla morte di alcune persone, tanto che Hopkins si spaventò a tal punto da chiedersi con chi avesse verametne a che fare. All’uscita dalla casa di Hopkins sparì velocemente senza lasciare traccia cosa che lo lasciò alquanto perplesso.

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