Morag, Champ e altri cugini, mostri lacustri – II

di Gianni Commenta

Il mostro di Okanagan venne alla fine ritenuto solamente una superstizione indigena per molto tempo. Negli anni Venti però vi furono parecchi avvistamenti. Tutti parlavano di una bestia innocua e invece di temerla la ritenevano bizzarra.

Al mostro venne dato un nuovo e curioso nome, Ogopogo e nel 1983 venne messo in palio dalla Pro Loco un milione di dollari per chi ne avesse portato le prove dell’esistenza, ma in effetti era solo una burla per attirare turismo.

Una donna però si fece avanti e raccontò di aver avuto un incontro con il mostro tredici anni prima. A quei tempi era adoloscente e stava nuotando verso il trampolino situato a quattrocento metri dalla riva, quando urtò qualcosa con le gambe.

Si issò sul trampolino e da lì vide la gobba, o spirale che fosse. Era lunga circa due metri e mezzo, sporgeva di uno dall’acqua e avanzava nuotando. In tutto l’animale doveva misurare circa otto o nove metri. Venne assimilato ad un lombrico gigante.

Nonostante sia stato avvistato spesso in percentuale è Nessie il mostro più avvistato e per il quale ogni estate si mobilitano cacciatori e ricercatori. Il Loch Ness però ha acque molto torbide e sul fondo non è possibile scrutare.

I geologi affermano che il lago di Loch Ness si sia formato durante l’ultima glaciazione tra i 10.000 e i 20.000 anni fa, scavato da una lastra di ghiaccio. Gli scozzesi invece ne davano una spiegazione più leggendaria: una volta il lago era una valle paradisiaca con un pozzo benedetto da un druido.

Le acque di questo pozzo sacro curavano tutte le malattie. Gli abitanti ogni volta che lo usavano però dovevano chiuderlo con un a pietra. Un giorno una donna andò a prendere l’acqua lasciando il suo bimbo da solo. Appena dopo aver scoperto il pozzo lo sentì piangere e tornò a casa, giusto in tempo per salvarlo dal fuoco di un tizzone ardente. (continua)

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