Profezie di S. Malachia

di Gianni Commenta

Verso 1140 il vescovo Irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, e secondo alcuni, queste profezie sono state scritte con la collaborazione di San Bernardo e furono pubblicate per la prima volta dal benedettino dom Arnold Wion nel 1595 nel suo libro “Lignum Vitae”.

La maggioranza di queste profezie si è avverata, difatti le profezie si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato.

Giovanni Paolo II (1978 – 2005) nelle profezie viene identificato come “De labore solis”.

Karol Wojtyla era polacco, e molto probabilmente Malachia si riferisce al fatto che egli proviene da un paese dell’est, e c’è anche chi ha puntato l’attenzione sulla diffusione della fede intrapreso durante il suo pontificato.

Attraverso i registri delle eclissi solari della Nasa si è scoperto che papa Giovanni Paolo II, è nato il 18 maggio 1920, il giorno di una eclissi solare ed è morto il 2 aprile 2005, giorno in cui non è avvenuta alcuna eclissi. La salma è dovuta rimanere esposta alle folle quindi il funerale e la tumulazione sono avvenuti solo l’8 aprile 2005 giorno di eclissi solare.

Benedetto XVI scongiurava le profezie di Malachia e Nostradamus e la fine del mondo, perché entrambi fanno intendere un “Papa Nero”.
Lo stemma di Benedetto XVI nel cantone sinistro dello scudo vi è una testa di moro (un re negro) con labbra, corona e collare rosso appunto il DE GLORIA OLIVAE, il PAPA NERO di Malachia prima dell’APOCALISSE.

Il successore di Giovanni Paolo II, Joseph Ratzinger, viene indicato attraverso il segno dell’ulivo, simbolo di pace e nella sua prima Udienza Generale del 27 aprile 2005 ha voluto richiamarsi a Benedetto XV, il Papa che tentò di porre fine alla prima guerra mondiale: Ratzinger, ha detto di lui “fu coraggioso e autentico profeta di pace, e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra, e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell’armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio”. Benedetto XVI presenta altre sorprendenti attinenze con il motto di Malachia.

I membri dell’ordine benedettino sono noti come “olivetani”.

Ratzinger è nato nel Sabato Santo del 1927, il 16 aprile, periodo pasquale. Tutto il periodo è sotto il segno dell’Ulivo.

Infine l’ultimo papa Petrus romanus il nome è suggestivo: Pietro fu il primo pontefice, un altro Pietro sarà l’ultimo. Malachia ha dedicato alcuni versi latini: “In persecuione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen.”(Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia.).

Domani la seconda parte

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