Rituale della primavera

di Gianni Commenta

Ecco un rituale carino per festeggiare la primavera (Ostara). Il rituale può essere eseguito a gruppo, e ciascuno/a partecipa al rito come una singola donna, quindi parlando al singolare sentitevi come se foste parte della stessa unità.

Il rito è femminile, ma possono partecipare anche uomini, che attraverso il rito potranno entrare in contatto con la propria parte femminile trovando il riequilibrio interiore. Se siete devoti a particolari divinità, potete invocarle al posto di quelle proposte nel rito:

Il Melograno è l’albero sacro a
Persefone. Esattamente come
la Dea, perde tutte le foglie
a Mabon e torna a vivere
in Primavera.

-Procuratevi
Una candela bianca
L’offerta alla Dea
Una ciotola di acqua
Una raccolta di ciottoli, pietre o conchiglie di piccole dimensioni;

Attenzione: se la vostra tradizione prevede un cerchio rituale disponetevi intorno ad un altare, basta che siate in piedi. La persona che prenderà le redini del rito prende in mano l’offerta, si pone davanti alla dea e levando l’offerta al cielo dice:

Io sono (nome), e ho qui davanti a voi (se il rito è officiato in gruppo si esprimerà al plurale),
dee del cielo, della terra e del mare,
Vi onoro, per il vostro sangue che scorre nelle mie vene,
sono una donna, in piedi, ai margini dell’universo.
Stasera, faccio un’offerta nei vostri nomi,
Vi ringrazio per tutto quello che mi avete dato.

Deporre l’offerta sull’altare e accendere la candela bianca, l’offerta può essere pane, del vino o dei fiori, ma anche qualcosa di simbolico, come una poesia, l’importante è che sia donato con il cuore. Una volta deposta l’offerta, presentatela alla dea con queste parole:

Io sono (nome), e ho qui davanti a voi,
Iside, Ishtar, Tiamat, Inanna, Shakti, Cibele.
Le madri del popolo antico,
custodi di coloro che hanno percorso la terra migliaia di anni fa,
Ti offro/offriamo questo (dite cosa offrite) come simbolo della mia/nostra gratitudine.
La tua forza è defluita in me,
la tua saggezza mi ha dato la conoscenza,
l’ispirazione ha dato alla luce l’armonia nella mia anima.

Ecco il momento di onorare le donne della vostra vita e per ciascuna di esse, inserite un sassolino nella ciotola d’acqua e mentre lo fate, pronunciate il suo nome e dichiarate il motivo per cui la onorate.

Potete accompagnare l’offerta del sassolino con parole simili alle seguenti:

Io sono (nome), e giungo qui davanti a voi,
per onorare il sacro femminile che ha toccato il mio cuore.
Onoro (dite il nome della donna che volete onorare e quanto lei ha fatto per voi)
Io onoro (continuate esattamente come sopra nominando una donna a ogni sassolino e il motivo per cui decidete di onorarla).

Quando tutti i partecipanti al rito avranno messo i sassolini nella ciotola, l’officiante conclude il rito dicendo:

Io sono (nome), ed io stessa mi onoro, (se il rito è eseguito in gruppo, parlerà al plurale)
per la mia forza, la mia creatività, la mia conoscenza, la mia ispirazione,
e per tutte le altre cose notevoli che mi fanno donna.

Prendetevi qualche minuto e riflettete sul sacro femminile. Cosa, nell’essere una donna, ti dona gioia? Gli uomini che partecipano a questo rituale riflettano sulle donne presenti nella loro vita e meditate sull’energia femminile dell’universo e concludete il rituale.

Fonte | Cronacheesoteriche

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