Spiritismo: la scrittura automatica

di Redazione Commenta

La scorsa volta parlammo della comunicazione con gli spiriti con il metodo “Rapping” e cioè con il codice dei colpi, oggi parleremo della scrittura automatica nelle sedute spiritiche, come funzione e come avviene veramente.

La scrittura automatica viene eseguita sotto stato di incoscienza, e cioè in trance, il medium, aiutandosi, delle volte anche con delle erbe che abbassano lo stato di coscienza, riesce a comunicare con gli spiriti dei defunti. Si ritiene, infatti, che gli spiriti siano in grado di manipolare gli strumenti di scrittura al fine di effettuare una comunicazione più o meno chiara, ovviamente il medium, non è a conoscenza di ciò che sta scrivendo, ma egli fa solo da tramite, questo lo si capisce anche dal tipo di calligrafia che è molto diversa da quella del medium.

Una possibile teoria, per tutto ciò, è che lo scrittore scriva in maniera inconscia, e i messaggi vengano composti da materiale presente nel proprio subconscio, da una personalità secondaria oppure ottenuti mediante percezione extrasensoriale.

Questo tipo di comunicazione veniva usata già in tempi molto antichi, usando però la tavola ouija, qui però c’era il rischio, che se lo spirito era troppo veloce e si perdevano di vista alcune lettere che egli segnava, cosi non capendo per bene il senso della risposta.

Nel 1850 il Giudice John Worth Edmonds, uno spiritualista americano, durante una sessione di scrittura automatica dichiarò di aver ricevuto messaggi da Francis Bacon ed Emanuel Swedenborg, il materiale prodotto, però, non era neanche lontanamente paragonabile alle opere dei due famosi artisti, ma diede il via ad alcuni medium che ebbero l’idea geniale di eseguire sedute spiritiche con personaggi famosi del passato tra cui Gesù Cristo.

Frederic W.H. Myers, il fondatode della Società per la Ricerca Psichica rilevò prove tangibili della vita dopo la morte nei casi di scrittura automatica da lui analizzati. Per diversi demonologi, invece, la scrittura automatica renderebbe i medium vulnerabili alla possessione da parte di demoni, camuffati da anime dei defunti.

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