UFO precipita nel Kentucky – parte II

Le autorità intervennero immediatamente, la polizia ed un fotografo andaronoalla fattoria con la famiglia e perlustrarono la zona, ma trovarono solo una chiazza luminescente, dove uno degli alieni aveva toccato terra dopo essere caduto dall’albero colpito alla gamba.

Non trovarono altri particolari e prove e alcune ore dopo lasciarono la fattoria. La famiglia andò a dormire, ma non ebbe fortuna. Gli alieni tornarono ad affacciarsi alle loro finestre spaventandoli ulteriormente. Spararono di nuovo, infransero le finistre dei vicini, ma non ferirono gli alieni. All’alba decisero di uscire per cercare di catturarne uno.

Ovviamente non ebbero successo e gli extraterrestri scomparvero per sempre. La fattoria però brulicò di giornalisti  arrivati da tutto lo stato per cercare di trovare qualche prova. Lo stesso che fecere migliaia di turisti, persone che cercavano alieni.

UFO precipita nel Kentucky – parte I

Billy Ray Taylor era ospite nella fattoria dei Sutton e quella notte cercava qualcosa da bere che spegnesse la sete dovuta alla calura estiva che ristagnava sulle colline sud occidentali del Kentucky. Uscì diretto al pozzo, ma tornò indietro gridando agitato.

Nella fattoria vi lavoravano undici persone e nessuna credette alla storia dell’uomo che narrò di aver visto un disco volante sorvolarlo e poi andare a schiantarsi in un burrone poco distante. Taylor descrisse l’astronave e disse che faceva un fumo multicolore.

Lo presero un pò in giro e risero fino a quando il loro cane cominciò ad abbaiare forsennatamente prima di correre in casa e nascondersi sotto al tavolo con aria spaventata. Taylor e Lucky Sutton uscirono e scorsero una figura fiammeggiante che andava verso di loro.

Ufo, rapimenti di esseri umani e fecondazione artificiale

Molte persone hanno raccontato di essere stare rapite dagli alieni e portate su astronavi per essere studiate. Whitley Strieber non fu  mai in grado di spiegare come fosse accaduto che si trovasse, prima in un bosco  prigioniero di due alieni e poi come fosse finito sulla loro astronave.

Era il 26 dicembre del 1985. L’uomo ricordava solamente di essere strappato dalla terra, con i rami che gli sfioravano il corpo. Ebbe tempo di vedere il bosco dall’alto, poi si ritrovò all’improvviso in una piccola sala operatoria circondato da extraterrestri.

Quasi tutte le persone che riportano queste esperienze ricordano di essere stati condotti in una stanza piena di luce e sottoposti ad una dolorosa visita medica. Charles Hickson narrò d’essere stato osservato attentamente da un grande occhio.

Avvistamenti UFO a Washington, vicino alla Casa Bianca nel 1952 – II

Nel 1952, dopo il passaggio degli UFO vicino alla Casa Bianca, il presidente Truman ordinò di costituire una commissione per scoprire cosa realmente stava accadendo. Il 29 luglio avvenne un “chiarimento”, il generale di divisione John A. Samford, direttore dei Servizi Segreti dell’aeronautica militare tenne una conferenza stampa durante la quale affermò che i presunti avvistamenti erano il realtà frutto di inversioni termine.

Nessun extraterrestre. Il generale dichiarò ai giornalisti che sarebbero stati chiamati degli scienziati esterni che potessero esaminare attentamente il materiale, ma della convocazione di questi scienziati non esiste nessuna prova. In linea di massima la spiegazione fornita dal generale venne accettata e il caso fu archiviato come un’allucinazione di massa.

Ma le persone… continuarono a soffrirne!  All’inizio del 1953 sia la CIA che l’aeronautica militare erano preoccupate che le segnalazioni potessero nuocere alla sicurezza nazionale e la prima, con il benestare della seconda, formò una squadra di cinque scienziati che non avevano mai avuto a che fare con gli Ufo.

Ley, calamite naturali per alieni: avvistamenti notturni

Abbiamo già accennato agli strani fenomeni che avvengono sulle ley lines. Anche oggi riportiamo alcuni accadimenti raccontati da Joyce Bowles. Era una domenica notte del novembre del 1976 quando la donna, accompagnata dall’amico Ted Pratt andò a prendere il figlio Stephen nel vicono villaggio di Chilcomb.

La donna era impiegata presso la stazione ferroviaria di Winchester ed era una persona come tante altre. Lo stesso Pratt, ma intanto che percorrevano la strada la macchina sobbalzò violentemente. A causa di questo vi fu uno sbandamento e finirono al di fuori della carreggiata.

I fari e il motore della macchina si spensero all’istante e i due rimasero al buio. I due un pò preoccupati si guardarono attorno e videro un oggetto arancione a forma di sigaro librarsi nel cielo poco distante da loro. Era dotato di oblò dai quali guardavano fuori tre teste.

Ufo, l’incontro di Steven Kilburn in autostrada e altre esperienze

Steven Kilburn stava viaggiando su un’autostrada deserta del Maryland, ad un certo punto sbandò e in quel preciso momento vide apparire di fronte a sé, tre figure. Rimase ammutolito a guardarle, sorpreso dalla loro presenza in quel punto.

Sotto ipnosi Steven ricorderà che erano piccoli di statura, gli arrivavano sotto la spalla, avevano facce bianche e pallide, tanto a sembrare di gomma, con occhi scintillanti e neri di cui non riusciva nemmeno a scorgere le pupille. Descrisse le loro teste come lacrime rovesciaute, con nasi che parivano piccole creste bucate da fori piccoli.

Uno di loro era il capo. Kiburn fu trascinato via, rapito dai tre allieni. Chi subisce questo tipo di contatto descrive sempre gli extraterrestri come bassi di statura, ma con quello che è il capo un pochino più grande. Arrivano al massimo ad un metro e mezzo.

UFO, rapitori dallo spazio: Betty Hill e il marito

A parti dagli anni ’60 sono state sempre di più le persone che hanno affermato di essere state rapite dagli alieni, trascinati a forza sulle astronavi e portate via. I dettagli del rapimento cambiano di volta in volta, ma molti episodi pare che seguano un identico copione.

In genere le persone vedono un UFO e poi si ritrovano ore dopo a chiedersi come è passato quel tempo perchè non se lo ricordano. In seguito poi questi individui soffrono di incubi e di una forte ansia. Poi un pò alla volta cominciano spontaneamente a ricordare. Se non lo fanno ricorrono all’ipnosi e ritrovano i ricordi del rapimento.

Molti sono scettici in merito e credono che i racconti siano solo allucinazioni o pure invenzioni. I rapiti raccontano di aver subito visite mediche accurate e di gravidanze dovute ad extraterrestri.

Avvistamenti UFO a Washington, vicino alla Casa Bianca nel 1952

Qualche giorno dopo l’avvistamento avvenuto sulla baia di Chesapeak, di cui abbiamo già parlato, un altro avvistamento ebbe grande eco. Il fatto ebbe inizio all’aeroporto nazionale di Washington, situato a pochi chilometri dalla Casa Bianca.

Il primo avvistamento si verificò poco prima della mezzanotte del 20 luglio. In quell’occasione i controllori di volo captarono sette oggetti in lento movimento su due radar. A detta di Harry G. Barnes, uno dei controllori, viaggiavano ad una velocità trai 600 e i 2.000 km orari.

Barnes chiamò la torre di controllo e il radarista affermò che vedeva le sue stesse immagini. Lo stesso acadeva venti chilometri più in là,  nella base di Andrews dell’aeronautica militare, nel Maryland. Alle tre ne informarono l’Air Defense Command e mezzora dopo due caccia F-94 erano in volo.

1952, boom di avvistamenti UFO: nasce progetto Blue Book – parte II

Molti giudicarono poco convincenti le spiegazioni e la rivista Life incaricò un gruppo di studiosie e scrittori di preparare un articolo che facesse il punto della situazione. Ottennero la collaborazione del comandante Ruppelt e la possibilità di studiare tutti gli archivi. Tolsero anche il segreto di Stato per le segnalazioni che avevano registrato fino a quel momento.

Alla sua pubblicazione l’articolo fece sensazione perchè vi si asseriva che gli oggetti non erano fenomeni naturali, bensì “artifici creati da un’intelligenza superiore”. Vennero rese pubbliche dieci segnalazioni fino a quel momento tenute segrete che, a detta degli autori, erano inspiegabili con la scienza.

Anche un famoso scienziato Walter Reidel, che era stato a capo della base missilistica tedesca durante la guerra, affermò di essere convinto dell’esistenza degli extraterrestri. L’estate del 1952 fu la parte dell’anno con più intensa attività di avvistamenti.

1952, boom di avvistamenti UFO: nasce progetto Blue Book – parte I

Nel 1952 vi furono ben 1501 segnalazioni di avvistamenti UFO, una cifra sbalorditiva, un boom mai visto. Il progetto Gruge, che era stato ripreso, e al cui comando era stato assegnato il comandante Edward J. Rupperlt, venne trasformato nel progetto Blue Book, entità separata.

Rupperlt fece una mossa molto saggia: legò al progetto alcuni ufficiali dell’Air Defense Command, in modo da avere i fotogrammi delle immagini radar che potessero individuare possibili UFO. Passarono così alla storia le famosi luci di Lubbock.

Nelle due settimane tra agosto e settembre del 1951 centinaia di persone videro strani oggetti nel cielo sopra Lubbock, nel Texas. Tutto cominciò la sera del 25 agosto quando un uomo e una donna videro passare, a circa trecento metri d’altezza, un enorme UFO sulle cui strutture alari lampeggiavano lucine azzurre.

UFO e la sicurezza degli Stati Uniti – parte III

Era il maggio del 1950 quando un agricoltore dell’Oregon, precisamente a McMinnville, scattò due fotografie di un disco volante. Erano circa le 19.30 di sera e la moglie di Trent era fuori a dar da mangiare ai conigli, quando notò nel cielo un oggetto metallico che si spostava lentamente.

Si mise a urlare chiamando il marito che si precipitò fuori ed ebbe il tempo di scattare due fotografie. Le mostrò solamente ad alcuni amici, ma la voce ben presto si sparse e furono pubblicate su un quotidiano locale. Le sue fotografie furono studiate attentamente da scettici e sostenitori della teoria degli UFO, in seguito anche da personale dell’aeronautica militare che lavorava nel comitato Condon.

Il rapporto fu poi pubblicato diciannove anni dopo e sembrò avvalorare la tesi dell’oggetto volante non identificato, anche se non escludeva completamente una burla ben orchestrata, pareva che le foto fossero originali, non truccate, insomma autentiche.

UFO e la sicurezza degli Stati Uniti – parte II

Alla fine del 1949 il periodico True, diretto ad un pubblico maschile, chiese a Donald E. Keyhoe di scrivere un articolo sui dischi volanti, che fu pubblicato all’inzio dell’anno successivo con il titolo: “I dischi vlanti sono veri”. Il pezzo causò gran scalpore.

Nell’articolo Keyhoe, pur non portando effettive prove, sosteneva che doveva essere vero se nessuna delle sue fonti “altolocate” aveva voluto parlarne e visto l’imbarazzo sul soggetto dell’aeronautica militare. Sempre secondo l’autore del pezzo, venivano tenuti segreti importanti fatti per non diffondere il panico tra la gente, ma nelle segnalazioni c’era del vero.

Sosteneva inoltre di avere prove provienenti da fonti anonime, che non avevano voluto dichairare il proprio nome. Due mesi più tardi il True pubblicò un altro articolo, stavolta firmato dal comandante Robert B. McLaughlin, ufficiale della marina esperto in missilistica, in servizio nella base di White Sands nel New Messico.

UFO e la sicurezza degli Stati Uniti – parte I

Gli Stati Uniti, o meglio il Governo americano hanno sempre affrontato la problematica degli avvistamenti UFO come un grave problema di sicurezza nazionale, arrivando anche a nascondere, così si dice, prove, a tacere e a condurre ricerche che non avrebbero dovuto portare che a ritenere errori ed equivoci questi avvistamenti.

A vedere le strane forme nel cielo non sono matti, persone strambe a cui difficilmente si darebbe fiducia, ma medici, piloti di linea e di aerei militari che sanno quel che fanno e soprattutto quel che dicono. Spesso sono stati definiti isteria collettiva, ma la polemica non si è mai spenta, tanto che il mondo ha continuato a credervi.

Nel 1949 fu portato avanti, solo per pochi mesi, il progetto Grudge che avrebbe dovuto dimostrare che si trattava solo di fenomeni naturali, o aberrazioni della vista, ma su 244 avvistamenti il 23% non aveva spiegazione plausibile. La ricerca però concludeva lo stesso con la conclusione che si trattasse di tutt’altro che UFO!

Ufo, l’incontro con il DC3 e il quasi scontro frontale

È il 1948, precisamente il 23 luglio. Un DC3 pilotato dal comandante C.S. Chiles e dal secondo J.B. Whitted è partito da Houston e vola ad un’altezza di 1.600 metri. Sorvola l’Alabama con a bordo i passeggeri, è un volo della Eastern Airlines. A qualche chilometro da Montgomery il comandante notò proprio di fronte a loro un oggetto rosso.

Lo fece notare al suo secondo convinto di trattasse di un nuovo velivolo militare, magari un jet. Entrambi i piloti seguirono i movimenti dell’oggetto volante fino a preoccuparsi della sua traiettoria. Non sembrava intenzionato a spostarsi e la loro era una rotta di collisione.

Il pilota sapeva che tutte le loro luci di posizione erano accese e quindi l'”altro” doveva averli visti per forza. I due piloti rendendosi conto che la rotta dell’altro non si modificava riuscirono ad inclinare all’ultimo memento il DC3 e a schivare l’oggetto volante.