Il castello di Glamis

Come in ogni castello grande e antico che si rispetti, girano voci di mostri e fantasmi che ci risiedono. Solitamente questi tipi di castelli sono chiusi e abbandonati, ma questo non è il caso del Castello di Glamis, che ad oggi è tutt’ora aperto al pubblico ed abitato.

Il castello infestato

 Le storie di fantasmi il più delle volte sono sempre ambientate in luoghi abbandonati, come boschi sconosciuti, case maledette, e castelli antichissimi, dove il fatto di essere un luogo abbastanza vissuto lascia spesso libero sfogo alla fantasia della gente del posto, che vede spettri e sente voci durante la notte. Il castello di Arundel ne è l’esempio, intorno ad esso girano così tante storie di fantasmi, che non si sa bene dove sia la verità.

Famosa leggenda giapponese “Yotsuya Kaidan” II parte

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Iemon, era troppo codardo per ucciderla con le sue mani, così la prese e l’adagiò sul letto, poco dopo Oiwa si risvegliò. Non ricordava nulla dell’avvelenamento, si preoccupava solo del bambino, che scoprì subito di aver perso, e che inoltre la sua faccia era ripugnante, terribilmente sfigurata, nonostante tutto questo orrore e sofferenza Oiwa continuò a vivere.

Il mistero che avvolge il Colosseo

 Meta di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, il Colosseo è una delle sette meraviglie del pianeta, ma come tutte le bellissime strutture costruite in antichità, intorno a loro viene avvolto un filo di mistero, che cela qualcosa di nascosto e oscuro.

La Villa Manzoni

 Quanti di noi, da ragazzi, sentendo delle vecchie leggende, riguardanti una casa o un posto, che raccontano storie di urli e gridi nella notte, non ha avuto l’idea “geniale” di andare a visitare quel posto di notte? Un po’ per provare qualche brivido, un po’ per sapere se la leggenda fosse pura diceria o verità.

Un amore finito in tragedia

 Oggi vi racconterò un’altra storia di fantasma, che si racconta, sempre dalle mie parti, anche questa storia parla di un amore sbocciato e che finisce ovviamente non in un lieto fine.

La fanciulla in bianco

 Siamo alla fine dell’800 in un piccolo villaggio francese, un ragazzo di nome Michel cammina, guardandosi intorno, nella sala da ballo, il suo sguardo viene catturato da una bellissima fanciulla con un meraviglioso vestito bianco, pare una principessa, ed è colpo di fulmine. Così, Michel, gentilmente si avvicina ad essa e la invita a ballare, danzano e chiacchierano tutta la notte, il mondo intorno a loro sembra non avere più significato.

Sepolta viva – seconda parte

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Il permesso per la ricognizione della salma,fu’ concesso facilmente da parte delle autorità locali, e sopratutto dalla famiglia della defunta. La mattina del 13 settembre 1950, iniziò lo scavo della tomba, e tra i presenti c’era ovviamente anche il Prof. Stoppoloni, il Dott. Matteo Marcello ufficiale sanitario di Camerino, il Dr. Alfredo Pesche e il fotografo S. Manfrini, tutti quelli avevano assistito alla seduta medianica, inoltre, il marito e le 5 figlie della defunta.

I cani neri fantasma

 Tra i racconti e leggende Inglesi ed Americane si sente parlare spesso di cani neri fantasma che appaiono solitamente come presagi di morte, essi non sono dei veri e propri cani, ma sono molto più grandi del normale, hanno quasi dimensioni di quelle di un cavallo, sono molto aggressivi e rabbiosi, con un aspetto alquanto demoniaco, ed i loro occhi fiammeggianti sono, solitamente, rosso, gialli o verde.

Il fantasma con le catene

 Solitamente quando pensiamo ai fantasmi, ed ai rumori che fanno, ci viene in mente subito il rumore delle catene strisciate, e il “Buh” per far scappare le vittime, questa strana fantasia, probabilmente deriva dalla prima testimonianza, del primo secolo, fatta dal filosofo Athenodorus di Atene vittima del fantasma con le catene, che poi venne riportata su una lettera dal filosofo romano Plinio “Il Giovane”.

Il fantasma Aloisa

 Non tutti i fantasmi sono cattivi, alcuni vorrebbero solo attenzioni, un po’ di doni materiali e un po’ di rispetto per il luogo a cui sono legate. Questa infatti è la storia di una dama fantasma che si stabilita in un castello medievale del 900 a Piacenza, precisamente a Grazzano Visconti.