Parapsicologia, risposte sul caso Thompson

Hyslop era convinto che l’orafo, Thompson, fosse posseduto dallo spirito di Gifford con il passare degli anni però altri esperti di parapsicologia avanzano ipotesi diffrenti per spiegare questo fenomeno. Lo psicologo Alan Gauld, per esempio, era più propenso a ritenere Thompson effetto di una super-ESP.

Questa sarebbe un’esperienza che racchiude in sé una combinazione di telepatia, chiaroveggenza, precognizione e retrocognizione. Secondo gli esperti possono avere una super-ESP quesgli individui molto dotati in grado di estendere le loro percezioni e finire nel campo del paranormale.

La quarta dimensione, come scorre il tempo – parte II

Gli scienziati sono molto scettici per quanto riguarda il fenomeno dello scorrere indietro del tempo, invece molti ricercatori del paranormale sono convinti che questa teoria possa spiegare molti misteri, stranezze e persino avvistamento UFO.

Il fenomeno del deja vu che alcuni considerano come la manifestazione di qualcosa che viene dal passato, ovvero il fatto di aver già visto e vissuto quella situazione in un’altra vita, viene inteso in un un nuovo concetto di tempo. La domanda che più spesso si pongono è che forse, andando nel passato si finirirebbe per modificarlo e così anche il presente risulterebbe differente.

Ad esempio una ragazza, domestica in un castello del Galles, aveva avuto modo di intravedere un incidente che sarebbe accaduto, ma non fu capace di prevenirlo. L’episodio era piuttosto semplice. Nella cucina del castello la ragazza aveva visto la capocuoca dare una brocca piena di cioccolato fuso ad un ragazzo, ma questa era finita per terra.

Un salto nel tempo al White Building

Era una mattina del 1963, Coleen Buterbaugh, segretaria di un college nel Nebraska andò al White Building per cercare un professore, ma quando entrò nella stanza dove doveva essere vi trovò invece una donna che non aveva mai visto prima, vestita con abiti fuori moda di almeno trent’anni.

Nella stanza c’era un terribile odore che la nauseò. Rimase ad osservare la donna che, di spalle, riponeva dei libri su una scansia in alto. Poi improvvisamente la figurà svanì. Coleen si girò e si ritrovò a sentire la presenza di uomo seduto alla scrivania. Ebbe così paura che scappò fuori, ma anche all’esterno niente era uguale al suo tempo.

Fu solo entrando nella hall del vecchio palazzo che tutto tornò alla normalità. La donna raccontò la storia e trovò conferme in quello che aveva visto. La donna che le era apparsa era Clarissa Mills morta esattamente ventisette anni prima proprio in quello che era stato il suo ufficio.

Viaggi nel tempo e nello spazio nei racconti paranormali

L’esperienza vissuta da laura Daniels ci dà lo spunto per addentrtarci nelle pieghe del tempo e dello spazio. Facendo considerazioni molto ovvie: spesso ci troviamo a vivere il tempo in maniera differente. Ci sono momenti in cui pare passi lentissimo, altri in cui pare troppo veloce.

Spazi che sembrano molto lunghi da percorrere e invece alla fine le distanze non sono poi molte. Per quanto riguarda lo spazio la considerazione principale è che non ci si può trovare in due luoghi contemporaneamente.

Ma sarà tutto vero? Laura Daniels ha dimostrato che tutto quanto pensiamo su spazio e tempo potrebbe non essere corretto, non completamente. È vero che gli scettici potrebbero ritenere queste “prove” solamente frutto di fantaisa o allucinazioni, ma pare siano proprio gli scienziati che stiano conducendo esperimenti sul paranormale per dimostrare che che spazio e tempo non sono entità separate bensì due aspetti del continuum quadrimensionale definito come spazio-tempo.

Anne Moberly e Eleanor Jourdain, viaggio retrocognitivo – parte III

Anne e Eleanor arrivarono finalmente nei pressi del Petit Trianon e la prima vide una giovane donna bionda intenta a dipingere che sembrò quasi seccata della loro intrusione. Quando entrarono nel palazzo quasi si scontrarono con un gruppo di turisti.

Non parlarono tra loro di quanto era successo per un’intera settimana, probabilmente ancora incredule, o forse per la profonda depressione in cui entrambe erano cadute. All’inizio si scambiarono poche informazioni, poi ne tacquero per parecchi mesi, infine ne discussero.

Conclusero che il Petit Trianon doveva essere infestato. Le donne però avevano visto persone differenti. La Moberly aveva vistola donna seduta in giardino, Eleanor no. Scoprirono che il dieci agosto era una ricorrenza particolare, perchè cadeva l’annivewrsario dell’arresto della famiglia reale.

Le due donne si chiedevano se per caso non avessero intercettato una traccia telepatica della regina Maria Antonietta che aveva molto amato quei luoghi.

Anne Moberly e Eleanor Jourdain, viaggio retrocognitivo – parte II

Tutto intorno a loro non c’erano turisti, ma più avanti, quando il viottolo si ramificava in tre, incontrarono due uomini dall’aspetto serio, che indossavano giacche verdi e cappelli a tricorno. Dato che avevano in mano vanga e carriola le due donne pensarono fossero giardinieri.

Eleanor chiese loro come fare per raggiungere la Petit Trianon, però ottenne una risposta molto fredda e meccanica che non comprese, così lo domandò di nuovo ottenendo la medesima risposta. Poi la sua attenzione cadde su una donna e una ragazza che stavano sulla porta di un villino poco distante. Indossavano abbigliamento molto antiquato e all’improvviso la donna si sentì cogliere da una strana inquietudine e depressione.

Non rivelò alla Moberly le sue sensazioni anche se si sentiva via via sempre più triste. Anche questa però cominciò a sentirsi sempre più triste. Ognuna immersa nella propria tristezza continuarono a camminare e arrivarono ad un altro punto dove il sentiero si diramava in due, a destra e a sinistra.

Anne Moberly e Eleanor Jourdain, viaggio retrocognitivo – parte I

Nel 1911 le due donne pubblicarono il libro “An Adventure”, tradotto in itailiano “Un’avventura”, in cui raccontarono della inquietante esperienza che, una decina di anni prima, avevano avuto nei giardini della reggia di Versailles.

Ma torniamo all’inizio… era il 1911 quando Eleanor Jourdain, invitò Anne Moberly a passare due settimane in vacanza con lei, nei dintorni di Parigi. La Moberly era la direttrice del collegio femminile dell’università di Oxford e Eleanor mirava a diventarne l’assistente.

Nonostante la differenza di età le due donne si trovarono bene insieme, avevano molte cose in comune ed entrambe molto legate alla tradizione. Mentre la Moberty aveva cinquantacinque anni, la Jourdain solamente trentacinque. La prima era una donna timida, con occhi scuri nascosti da un paio di lenti appoggiati su un naso che non passava inosservato.

Retrocognizione, tornare nel passato come in un viaggio nel tempo

C’è una rarissima manifestazione che ha affascinato gli studiosi e i ricercatori psichici e che si chiama “retrocognizione”. Si tratta di un fenomeno nel quale le persone si trovano a rivivere in momenti del passato, vengono trasportati indietro nel tempo. Anche se rapporti su questo tipo di manifestazione non sono nuovi, sono molto più rari che gli altri.

Uno studioso se ne interessò in particolar modo, W.H.W. Sabine, e sostenne che secondo lui la descrizione della creazione della Genesi era basata sulla retrocognizione, ma rimaniamo a tempi più vicini ai nostri. Uno degli episodi che trattano di retrocognizione fu quello raccontato da Coleen Buterbaugh, una segretaria dell’Università Wesleyan in Nebraska e che accadde nel 1963.

La donna raccontò di esere entrata in una stanza del campus e di aver sentito uno strano silenzio, poi di aver percepito la presenza di un uomo ad una scrivania, che però non riusciva a vedere. Ciò che fu in grado di vedere fu la figura di una donna in abiti antiquati, ormai evanescente.

Poteri della mente: passato e presente a volte si incontrano

Spesso succedono cose che a livello razionale non possono essere spiegate, allora intervengone le spiegazioni dei parapsicologici che tentano di dare un senso a ciò che è successo. In questo caso partcolare si tratterebbe di una doppia visione paranormale.

Il fatto narrato accedde negli anni ’30, quando Edward Gibson Moor, medico nella campagna inglese andò a trovare un suo paziente malato che abitava sull’isola di Thanet. Lord Carson era molto malato e Moor andava a trovarlo ogni giorno.

Quello in particolare successe un fatto davvero inspiegabile. Uscito dalla casa del suo paziente il medico si diresse per la strada che perscorreva di solito, un pò distrattamente. Quando alzò la testa e si guardò attorno non riconobbe nulla di ciò che vedeva.