Cristalloterapia: le pietre boji

Oggi per la sezione riguardante i cristalli e le pietre conosceremo una pietra ormai introvabile ma che merita di essere conosciuta perchè davvero molto particolare e speciale: la pietra Boji.
La pietra boji è una pietra ormai in via di estinzione, è molto rara e antica, nonché delicatissima. Come ho anticipato prima questa pietra a delle particolarità uniche che la rendono quasi magica di fatti quando l’energia di una boji si esaurisce fa in modo che la pietra cambi struttura molecolare riducendosi in polvere; inoltre se si strofinano due boji insieme al buio si potranno vedere volare delle scintille e se si mettono sul fuoco esploderanno; lasciate a terra dopo un certo periodo di tempo l’energia svanisce e si disgregano.

Il fenomeno dello deja vu

Il deja vù è quello strana sensazione di aver vissuto già quel determinato momento, di ricordare i dettagli, i luoghi, le persone, e addirittura quello che avverrà, o quello che si dirà, come se tutto ciò è stato già vissuto, pur essendo consapevoli che ciò non è possibile. Il fenomeno del dejavù in campo medico viene chiamato paramnesia dal greco ”para” che significa “vicino” e “mnesis” vale a dire “ricordo, perciò esso è una forma di ricordo. Ora la domanda che tutti si pongono è: questo ricordo da dove arriva?

Le tre teorie ESP – II

  

La prima teoria delle tre per spiegare l’ESP era quella delle onde invisibili, simili a quelle solari e dell’elettromagnetismo, le altre due sono altrettanto affascinanti. Questo di cui vi parlo è più recente e prende in considerazione una dimensione che sia al di fuori delle quattro conosciute.

È al di fuori dello spazio-tempo, ma viene ugualmente percepita. Prima di tutto chiariamo quali sono le dimensioni conosciute: esse sono altezza, larghezza e profondità a cui viene aggiunto il tempo che produce ciò che viene chiamato ipercubo.

Sembra che sia invisibile in realtà è ben conosciuto nell’ambito matematico. Alcuni studiosi proprio di questa scienza sostengono che nell’universo potrebbero addirittura essereci undici dimensioni, altri arrivano a concepirne ventisei.

Le tre teorie ESP – I

Gli studiosi di parapsicologia si trovano a dover affrontare due sfide fondamentali: dimostrare che i poteri paranormali esistono e in secondo luogo spiegare come funzionano. Questo secondo punto è di importanza meno rilevante del primo.

Solo dimostare che esistono rappresenterebbe la fine della discussione e per questo la maggior parte dei parapsicologi è impegnato nel tentativo.

Purtroppo non è semplice dimostare aldilà di ogni ragionevole dubbio che i poteri della mente esistono e le percezioni extrasensoriali sono una realtà. Sembra che cose come la telepatia, la chiaroveggenza, la preconizione siano così discordanti con le leggi fisiche da essere impossibili da credere.

Parapsicologia, risposte sul caso Thompson

Hyslop era convinto che l’orafo, Thompson, fosse posseduto dallo spirito di Gifford con il passare degli anni però altri esperti di parapsicologia avanzano ipotesi diffrenti per spiegare questo fenomeno. Lo psicologo Alan Gauld, per esempio, era più propenso a ritenere Thompson effetto di una super-ESP.

Questa sarebbe un’esperienza che racchiude in sé una combinazione di telepatia, chiaroveggenza, precognizione e retrocognizione. Secondo gli esperti possono avere una super-ESP quesgli individui molto dotati in grado di estendere le loro percezioni e finire nel campo del paranormale.

La SPR e i suoi inizi, studi sugli spiriti – parte II

Nei loro studi sulle apparizioni quelli della SPR, Myers in primo luogo, indagarono nelle capacità della mente e quest’ultimo coniò anche la parola “telepatia” per intendere la trasmissione del pensiero. Difatti alcuni sostenevano che le apparizioni altro non erano che fenomeni di telepatia, non vere manifestazioni di spiriti.

Myers invece era convinto che le manifestazioni fossero causate dall’energia residua della persona deceduta che entra in contatto con la mente della persona ancora viva, insomma si tratterebbe di una comunicazione che avviene non attraverso i cinque sensi, canali sensoriali “normali”, ma attraverso la telepatia.

Le richerche della SPR portarono a risultati incredibili: moltissime persone aveva avuto un qualche tipo di percezione extrasensoriale, chi uditiva, chi visiva, chi olfattiva e via di seguito. La maggior parte delle apparizioni accadevano in momenti di crisi, ma altre non avevano nessun collegamento con episodi di morte o presunta morte.

Gustav Rol, un grande personaggio del XX secolo

Gustav Rol nasce a Torino il 20 maggio del 1903 (morto nel 1994), il padre si chiamava Vittorio ed era un avvocato e direttore della sede di Torino della banca Commerciale Italiana, mentre la madre, Martha era una donna di buona famiglia.

Sin da piccolo Gustavo cercava di collezionare oggetti e cimeli napoleonici, figura storica a cui era molto legato. La sua infanzia la passa tra Torino e la casa settecentesca di San Secondo di Pinerolo luogo molto amato da Gustavo.

Nel 1921 intraprese la carriera di giornalista e nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza e si laurea, per poi studiare scienze commerciali a Londra e biologia con il Nobel Jacques Monod.

La percezione del pericolo, uno dei poteri della mente

Sembra incredibile pensare che la mente di una persona possa concepire e percepire il pericolo a distanza, senza che vi sia niente, a livello oggettivo, a farglielo pensare. Eppure accade, ma la mente umana è una delle materie meno studiate in assoluto.

Si sa tutto sulle scienze, l’uomo ha costruito la bomba atomica e le navette spaziali. Ha sondato il fondo dei mari, parti dell’Universo, ha incredibili conoscenze eppure sa pochissimo della mente e di come funziona seppur ne abbia una. Così certi avvenimenti appaiono curiosi e quantomeno bizzarri.

Per questo ciò che accadde alla signora Hurth ha dell’incredibile. Sua figlia Joicey di cinque anni era uscita per raggiungere i fratelli al cinema, poco distante da casa. La famiglia abitava a Cedarburg, nel Winsconsin ed era il 1955. La donna, che stava lavando i piatti, all’improvviso ebbe la certezza che la bambina aveva avuto un incidente.