I Celti – Le Feste Celtiche

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle  Feste Celtiche, che tra l’altro sono molto belle e tutte legate alla natura, chi in un modo, chi nell’altro.

Imbolc è una festività che viene celebrata in onore della dea guaritrice Brigit, trasformata poi dalla chiesa in santa Brigida e festeggiata il 1 febbraio. Questa è una festa prevalentemente femminile, basata sulla nascita degli agnelli e sulla luce primaverile che cresce di giorno in giorno. L’inverno seppur in maniera lenta, diminuisce la sua morsa e in questo periodo nascono gli agnelli e le pecore hanno del latte. Imbolc E’ la grande festa del Ritorno della Luce.

Questo giorno è noto con nomi diversi presso i vari popoli di ogni parte difatti corrisponde ai Luprecales romani, festa della fertilità e di purificazione dalle “impurità” dell’inverno, inoltre la festa di Imbolc viene poi assorbita dalla festa cristiana della Candelora.

I Celti – Le Feste Celtiche

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle  Feste Celtiche, che tra l’altro sono molto belle e tutte legate alla natura, chi in un modo, chi nell’altro.

Le feste Celtiche
Verso la fine del secolo scorso, a circa una settantina di chilometri da Lione chiamata anticamente l’antica Lugudunum, città di Lugh è stato rinvenuto il frammento in bronzo di un calendario risalente al I secolo D. C. in cui all’interno sono presenti complessi calcoli relativi alle date più importanti dell’anno celtico.

E’ importante sapere che, tra le festività troviamo le quattro feste del sole che sono il Solstizio d’Inverno, l’Equinozio di Primavera, il Solstizio di Mezzestate e l’Equinozio d’Autunno, inoltre le quattro feste del fuoco, che hanno lasciato traccia nelle feste di numerosi paesi europei:

I Celti – Le Rune

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle Rune, l’antica scrittura nordica nata più di duemila anni fa.

Le rune
La scrittura runica che viene detta anche Futhark (in base alla pronuncia dei primi sei segni), è la più antica scrittura alfabetica che è stata adottata dai popoli del nord. Le Rune non sono altro che lettere dell’alfabeto sacro che i popoli nordici usavano già più di 2000 anni fa.

Per ora, non è ancora noto il periodo preciso in cui entrano in uso presso determinate popolazioni, ma la cosa sicura è che prima di assumere il valore di un vero alfabeto, venivano usate con valenze dai significati magici.

I Celti – Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo di Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate.

I Druidi
I druidi “veri veggenti”, erano i sacerdoti specializzati nella divinazione, sacrifici e all’esecuzione di riti nelle feste religiose. Nella Gran Bretagna non invasa dai romani, il druidismo sopravvisse per molto tempo, ed i druidi praticavano l’astrologia e la magia ed erano assistiti da profetesse o maghe. Gli archeologi ritengono che i dolmen potessero essere usati dai druidi come altari e templi.
Anche le donne potevano entrare a far parte della classe druidica. Nell’isola di Mona, durante l’attacco dei Romani, si trovavano druidi, anche femminile, che suonavano arpe da guerra e salmodiavano per mettere paura gli invasori. La mitologia, parla anche di druidesse, spesso specializzate come satiriste, indovine, maghe e profetesse.

I Celti – l’arte e la religione

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo dell’arte e della religione celtica.

L’arte
L’arte celtica era famosa per la lavorazione dei metalli, per la creazione di armi, borchie per finimenti, gioielli, monete, inoltre i manufatti presentano un’ornamentazione ricca e varia, impreziosita con smalti policromi, famosa è la stilizzazione nelle figure antropomorfe che ornano i monili. Importante è la Croce Celtica che porta in sé il concetto di “circolarità delle relazioni. La nascita e morte diventano tutt’uno con la creazione e smette di esistere una separazione fra il Buio e la Luce, il Bene ed il Male, il Giusto e l’Errato.

La religione celtica è piena di vincoli religiosi comuni che univano i membri delle tribù; il re, investito di una funzione religiosa, partecipava ai riti.
Le Divinità panceltiche convivevano con divinità locali, associate a tribù o a luoghi sacri, inoltre la religione era fondata sulla fede nell’immortalità dell’anima la quale al momento della morte, entrava nel corpo di un neonato.

I Celti – la casta dei guerrieri

I guerrieri Celti

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. Nella mitologica celtica il guerriero viene rappresentato come un uomo forte, bravo nel combattimento e amante delle feste.

Il guerriero doveva seguire un ferreo sistema di regole e codici di comportamento, e in battaglia sgomentava i con terrificanti ostentazioni di selvaggia potenza, giungendo a combattere (cosa che accadeva presso i Galli e nelle tribù britanniche e irlandesi) a nudo, in segno di sfoggio della propria forza e virilità, e disegnando sul proprio corpo simboli e spirali che spaventavano chiunque lo vedesse.

Spesso i guerrieri appendevano per i capelli, al proprio carro da guerra e alle architravi delle porte, le teste mozzate dei nemici uccisi, per esibirle quale trofeo.

I Celti – la storia

I Celti sono stati una popolazione dell’Europa centroccidentale nel corso del I millennio a.C., Questa popolazione era unita da una comune cultura che entrò in contatto con il mondo greco-romano.

I Celti non si davano il nome di Celti, né parlavano “celtico” ma si reputavano Brettoni, Irlandesi, Inglesi, Gaelici e prima dell’invasione romana si definivano probabilmente gente di questa o di quella tribù.

I Celti, con il passare del tempo si sono sempre adattati a nuove condizioni spesso differendo da altre popolazione di Celti attraverso i costumi e nei comportamenti.