I guerrieri Celti
Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. Nella mitologica celtica il guerriero viene rappresentato come un uomo forte, bravo nel combattimento e amante delle feste.
Il guerriero doveva seguire un ferreo sistema di regole e codici di comportamento, e in battaglia sgomentava i con terrificanti ostentazioni di selvaggia potenza, giungendo a combattere (cosa che accadeva presso i Galli e nelle tribù britanniche e irlandesi) a nudo, in segno di sfoggio della propria forza e virilità, e disegnando sul proprio corpo simboli e spirali che spaventavano chiunque lo vedesse.
Spesso i guerrieri appendevano per i capelli, al proprio carro da guerra e alle architravi delle porte, le teste mozzate dei nemici uccisi, per esibirle quale trofeo.
I guerrieri solevano indossare ampie tuniche di cuoio o stoffe variopinte, brache, mantello fermato da una fibula e stivali, mentre le grosse corazze erano poco utilizzate, poiché erano troppo pesanti per uomini che preferivano affidarsi alla rapidità ed agilità, quindi al massimo utilizzavano bracciali di ferro o di cuoio bollito.
Esistevano le cotte di maglia, che furono inventate dai Celti e più tardi imitate dai Romani; esse furono la protezione più usata per tutto.
Il guerriero celtico era imponente, alto e forte, con lunghe capigliature chiare, enormi spade a due mani ed alti scudi, che impressionarono notevolmente i loro contemporanei, piccoli di statura e scuri di pelle. I guerrieri utilizzavano per combattere oltre alla pesante spada a doppio taglio, anche con diverse daghe portate alla cintura, uno o più giavellotti non più lunghi di un metro e una grande lancia dalla punta di ferro.
Anche tra di loro c’erano delle divisioni di casta:
I guerrieri celtici di rango elevato andavano a combattere su un carro da guerra che era simbolo del loro potere ed aveva un potente impatto ad velocità quando si scontrava con la prima linea dell’esercito nemico.
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