Titanic, tutte le premonizioni – parte I

di Gianni 4

Vi ho già parlato del Titanic e delle premonizioni che alcune persone hanno avuto sulla sciagura e del romanzo che lo scrittore Morgan Robertson aveva scritto anni prima che accadesse.

Robertson era uno scrittore, ma faceva molta fatica a scrivere e  per farlo si sedeva alla scrivania e attendeva d’essere preso dallo stato d’animo adatto, quindi cadeva in una sorta di trance.

Da quel momento in poi la storia fluiva fuori. Nel romanzo, intitolato “Futility” descrisse molto bene ciò che poi anni dopo successe veramente al Titanic, ma non fu il solo ad avere premonizioni sul transatlantico.



Ad esempio W.T. Stead, un giornalista, scrisse un racconto nel 1880 sull’affondamento di un’imbarcazione e mentre il Titanic veniva costruito sentì qualcosa che lo spinse a consultare dei veggenti.

Il primo, Luis Harmon, lo avvertì del pericolo che il mare rappresentava per lui e pochi mesi dopo gli mandò un messaggio invitandolo a non viaggiare in mare nell’aprile del 1912.

Il secondo veggente, W. de Kerlor gli disse che sarebbe partito per l’America, cosa che non era nei suoi piani e poi lo sognò nel bel mezzo di un disastro sull’acqua. Nello stesso periodo una donna udì una voce dirle che stava arrivando il momento in cui sarebbe stata richiamata a casa.

Qualche mese dopo il Titanic stava per essere ultimato e somigliava tantissimo al transatlantico descritto da Robertson. Un sacerdote scrisse a Stead che il Titanic sarebbe affondato.

Nonostante avesse avuto tutti questi avvertimenti Stead prenotò lo stesso un posto sul transatlantico altri invece ascoltarono le loro premonizioni e rinunciariono al viaggio, per esempio Colin MacDonald, secondo ingegnere, rinunciò al posto, lo stesso fece il banchiere J. Pierpont Morgan.

Un veggente, un tale V.N. Turvey, il giorno della partenza profetizzò che un transatlantico sarebbe andato perduto entro due giorni. Il Titanic passò accanto all’isola di Wright e dalla loro casa una famiglia salutò con la mano, ma la donna ad un certo punto cominciò a gridare che sarebbe affondato. (continua).

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