UFO: testimonianze dal passato

Uno dei più grandi sostenitori della teoria che il passato brulica di visite all’aliene è Erich von Däniken, saggista svizzero. L’uomo sosteneva che visitatori alieni fossero venuti sulla Terra in moltissime occasioni e dal loro interagire con i popoli locali fossero nate opere colossali come le statue di pietra dell’isola di Pasqua, le piramidi egizie, i disegni di Nazca.

Ovviamente a livello accademico le teorie di Däniken non sono accettate, ma lui e i suoi seguaci esaminarono l’arte, i monumenti e molti reperti archeologici di varie culture sostenendo la teoria degli antichi astronauti, o del paleocontatto.

Alcuni reperti di arte precolombiana somigliano a un aereo con le ali a delta, qualcosa che nessuno di loro poteva conoscere, poi ci sono figure umane con dei caschi sulla testa e strane iscrizioni, dipinti in cui sullo sfondo si riconoscono navicelle spaziali.

Molte sono le testimonianze che nell’arco della nostra storia riportano disegni o parole da cui si può dedurre un loro passaggio, ma tornando a Däniken scrisse un libro che divenne un best-seller, in cui spiegava la sua teoria della venuta degli allieni circa 10.000 anni fa e del loro intervento sul genoma della scimmia per creare la razza dell’uomo, simile a loro.

Il saggista ha sempre sostenuto che in molti scritti sacri, dalla Bibbia al Corano, si possono trovare descrizioni di angeli e divinità che in realtà erano alieni. Von Däniken è anche convinto che a loro siano ascrivibili alcune maniestazioni mariensi, tra cui Fatima.

Una delle più antiche apparizioni citate può essere considerata quella di Ezechiele, nel 593 a.C. sacerdote in un accampamento babilonese, descrisse quattro esseri alati a bordo di un veicolo a quattro ruote di metallo. Nel IX secolo l’arcivescovo di Lione, Agobardo, affermò invece che la regione era “infestata da marinai celesti” che sbarcavano dalle nubi.

Ritenere che nell’immensità dell’infinito ci siamo solo noi, abitanti della Terra, è piuttosto riduttivo. Credere che oltre a noi ci possano essere altri popoli in pianeti più o meno lontani, con tecnologie di volo più sviluppate, non è un’idea così incredibile.