Zombie, erranti e morti viventi: riti di zombificazione dei Bokor e gli stadi di deterioramento

di Gianni Commenta

Oggi torniamo a parlarvi degli Zombie, diventati oramai i protagonisti di serie tv come The Walking Dead e film. Gli Zombie, detti anche morti viventi, erranti, walkers, uomini risorti, cadaveri ambulanti, sono spinti dall’istinto a nutrirsi di qualsiasi cosa sia ancora in vita.

Gli zombie, secondo le varie ipotesi, sono caratterizzati da poca intelligenza, lentezza nei movimenti ed il loro scopo è quello di uccidere.

Facciamo un salto indietro di 30 anni, e torniamo nel 1982 quando Wade Davis, un antropologo americano, riuscì a procurarsi un campione di una polvere misteriosa che i Bokor usano nei riti di zombificazione.

Uno degli ingredienti di questa potente polvere erano una miscela di parti del pesce palla, o del pesce istrice, che sono noti contenere la tetrodotossina, un potente veleno che induce paralisi e morte.

Nonostante Davis difendesse con tutte le sue forze la sua ipotesi, le analisi chimiche successive, hanno dimostrato che nella polvere restavano solo tracce di tetrodotossina inattive.

Insomma, la spiegazione della nascita degli Zombi non è di origine farmacologica, come molti continuano ad illudersi e a farci credere … ma ancora non è uscita nulla di concreto da coloro che studiano tale fenomeno.

Sono tre le fasi principali di deterioramento degli Zombie.

Nella prima lo Zombie rievocato si troverà alla prima fase e sarà come al momento della morte e nello stato in cui il suo corpo si trovava quando è stato riesumato.
Nella fase seconda ha entrambi gli occhi, il naso parzialmente è andato e la zona intorno alla bocca comincia a subire la necrosi. Nonostante questa necrosi progressiva, lo Zombie ha molta carne intatta e denti taglienti.
Nella terza fase lo zombie si presenta senza occhi, denti e la maggior parte del naso. Eccolo quindi con molte zone della testa esposte, la perdita delle membra, ma lo Zombie avrà comunque la forza di mangiare da solo con la forza delle sue mascelle e quindi di mordere e di diffondere il virus in un istante.

Secondo alcune ipotesi, gli Zombie non riescono a sopravvivere neppure per un anno.

Fonte | SangueLadrime

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>