Agrippa di Nettesheim, chi era?

Agrippa di Nettesheim può essere considerato senza dubbio uno dei più antichi maghi e alchimisti conosciuti. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più su questa interessante figura.

Chi era Agrippa di Nettesheim

Quest’uomo sviluppò nel corso della sua vita un importante interesse per l’occultismo e la magia, ma tutti sono concordi nel pensare che questa sua passione non gli fu di grande aiuto nel vivere tranquillo. Agrippa di Nettesheim visse un’esistenza altalenante ed è proprio la sua vita che lo rende una figura curiosa e affascinante da scoprire.

In fin dei conti, si occupò di tantissime cose, tra cui giurisprudenza, filosofia, teologia, medicina, animismo e astrologia, solo per citarne alcune. Era, infatti, un uomo del suo tempo, pieno di interessi e voglia di conoscere, come diversi che emersero nel Rinascimento.

Era dotato di una conoscenza di tipo universale, alla quale aggiungeva anche la sua passione per la magia. La sua opera più interessante? De Occulta Philosophia, che in pratica univa testi riguardanti la magia con alcuni cenni psicologici dal sapore nettamente moderno. Agrippa Nettesheim, biograficamente parlando, nacque nel settembre del 1486 a Colonia, da una famiglia nobile decaduta.

Dal 1499 iniziò presso l’Università di Colonia lo studio del latino, della cabala, della teologia, dell’astrologia, nonché della geometria, dell’ottica, della meccanica e della medicina. All’inizio del 1500 si trasferì a Parigi e sappiamo da lettere giunte fino a noi come abbia conosciuto persone di una certa caratura, come il filosofo Charles de Bouelles.

Per quanto riguarda la magia e l’esoterismo, il fulcro dei suoi studi fu rappresentato da Platone e dai neoplatonici. La cabala fu di particolare interesse per lui grazie al testo del XIII secolo di Mosè de Leon, Sohar.

La cabala uno dei suoi maggiori interessi

Agrippa Nettesheim fu protagonista di diverse avventure nel corso dei suoi studi e dei suoi viaggi, tra i quali figurano diversi combattimenti. Anche quando decise di condurre una vita più semplice e tranquilla insegnando all’università,  la cabala rimase uno dei suoi maggiori interessi. Soprattutto tutto ciò riguardante il “sistema” di Johannes Reuchlin.

Questa sua passione mai celata fece arrabbiare i religiosi del tempo che lo accusarono di eresia, costringendolo a lasciare la Francia per l’Inghilterra. Per poi tornare nella natia Germania dove intorno al 1509 conobbe uno dei maghi più famosi del tempo: Giovanni Tritemio di Sponehim, conosciuto come l’Abate Nero.

Fu lui a completare la sua istruzione in merito all’occultismo e a donargli la copia originale di Steganografia, un libro sulla magia occulta che racchiudeva in sé generazioni di conoscenza.

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