Quanti tipi di fate conosciamo? So che non è una domanda che ci si pone spesso ma vi stupirà sapere che a seconda del luogo geografico ve ne sono moltissime e di tante tipologie.

Chi è la Regina delle fate? Questa figura mitologica cambia “volto” a seconda della mitologia o tradizione di provenienza. Scopriamo insieme le più note e importanti. La regina delle fate
Quanti tipi di fate conosciamo? So che non è una domanda che ci si pone spesso ma vi stupirà sapere che a seconda del luogo geografico ve ne sono moltissime e di tante tipologie.

… Detto questo, un’altra porta del regno fatato si spalancò e la donna venne accompagnata in un grande salone: al centro era posta una tavola imbandita colma di cibo, vasi di fiori, piatti d’oro e coppe di cristallo ricolme di vino. L’uomo che si era finto il marito violento, accompagnò la donna a sedere, la donna ancora tremava di paura alla vista di quell’uomo che per lungo tempo l’aveva picchiata.
… La madre così promise e si recò alla fonte, fece come le aveva raccomandato il figlio e gridò per tre volte; comparse così la donna che chiese alla donna del perché della chiamata, la donna tremante dalla paura le spiegò che suo figlio “magico” le aveva detto di farlo. L’anziana signora, per nulla turbata la rassicurò e le disse di seguirla. La portò all’entrata del palazzo del Re fatato, dinanzi al Re e alla Regina delle fate, e la lasciò lì dicendole che il figlio che aveva allevato fino a quel momento era figlio delle regina e la presentò ai reali “Questa signora è la nutrice di vostro figlio, il giovane principe.” Poi prese e se ne andò.
E’ nel popolo della vecchia Irlanda che nascono delle meravigliose leggende che andrebbero raccontate di sera ai nostri bambini per farli addormentare. Storie fantasiose di fate ed elfi dispettosi e di uomini comuni che per lo fortuna- sfortuna incontrano il popolo fatato. Oggi insieme ne leggeremo una che si intitola “Il bambino fatato” tratto dal libro “Antiche Leggende, Incantesimi e Fate della Verde Irlanda”.
Oggi torniamo nella vecchia Irlanda e in particolare in una delle loro leggende che hanno come personaggi i Phouka, piccoli omini fatati che, secondo la leggenda, aiuterebbero l’uomo nei lavori del grano. Se avete voglia di leggere questo fantasioso e antico racconto cliccate qui per leggere la prima parte: L’aiuto fatato: i Phouka, I PARTE
Oggi vi racconterò una nuova leggenda che ha origine nella vecchia Irlanda; è risaputo che gli Irlandesi amano raccontare storie che hanno come personaggi principali fate e gnomi, a volte questi sono benevoli altre volte sono dispettosi e arroganti. In questa storia i personaggi principali sono i Phouka: piccole creature amichevoli della famiglia delle fate che sono soliti aiutare il fattore nel proprio lavoro, sempre se vengono trattati bene e con gentilezza.
Le fate da sempre hanno rivestito un ruolo importantissimo nelle fiabe, e non solo. Da che mondo e mondo, per ogni strega cattiva c’è sempre una fatina buona che aiuta tutti a trovare la retta via. Tanti sono i libri sulle fate in commercio, e allora ecco qualche consiglio per interessanti letture su di un tema che è sempre di attualità.

Le fate sanno essere spiritelli molto cattivi quando si vedono toccare e distruggere i loro sacri luoghi, ed è per questo, che l’uomo come l’uomo primitivo faceva in passato, deve
L’Irlanda è da sempre una regione avvolta da mistiche leggende, che riescono bene a raccontare le loro credenze e quelli che loro intendono come luoghi mistici; sappiamo che il loro mondo è fatto di creature fantastiche come fate, spiriti dei morti che vagano nelle radure e che in particolari giorni dell’anno questi spiriti fanno ritorno a casa, o vengono a prendersi chi amano. Amo le leggende perchè appunto ti fanno capire le idee del popolo dove nascono, ed oggi vedremo una leggenda intitolata “Il segno della morte”.

Quando parliamo di mondo fatato, si pensa sempre ad un mondo paradisiaco fatto di fiori profumati e colorati, abitato da piccole donnine luminose, candide, e di una bellezza celestiale, che svolazzano con le loro alette in giro per il bosco, tutto questo però pensiamo che sia solo fantasia, niente di concreto, dato che non esistono prove, ma se ci fossero prove reali della loro esistenza? Se anche noi in qualche modo potremmo vedere con i nostri occhi queste piccole creature?

Dopo avervi parlato delle fate dell’aria, fate dell’acqua, fate della terra e fate del fuoco, voglio parlarvi delle fate del muschio, che secondo qualcuno, fanno parte della famiglia delle Fate della terra.
Il muschio si sa, è presente nei boschi, sopratutti sui tronchi esposti a nord, ma anche sui massi. Di muschi ce ne sono numerose tipologie, vi sono quelli bassi e vellutati, quelli un po’ più alti, che sembrano merletti e quelli punteggiati da fiorellini bianchi.
Secondo la leggenda, a tessere le tante varietà di muschi sono delle meravigliose fanciulle-fate che utilizzavano un preziosissimo filo verde: il nome è Fanciulle del Muschio.

Oggi torniamo a parlare di Fate del fuoco e più esattamente delle meravigliose Fiammelle. Le fate fiammelle vivono nei fuochi e sono divise in due tipologie di esseri, poiché il fuoco non è della stessa natura. Dopo le Fate dell’aria, delle fate dell’acqua e delle Fate della terra, ecco le bellissime Fate del Fuoco.
Il fuoco “buono”, quello amato dalle Fate Fiammelle, è quello che riscalda, quello attorno al quale si balla durante una feste, quello che serve per cucinare , ma purtroppo esiste un altro tipo di fuoco che a volte sfugge al controllo delle fate: è il distruttivo fuoco degli incendi.

Dopo avervi parlato delle Fate del fuoco, tra l’altro la prossima volta parleremo della Fiammelle,, oggi voglio riportarvi (trovato su un sito)la creazione di un altare realizzato per queste divine creature.
Dovrete creare l’altare su una mensola o tavolino, poi coprirlo con una tela rossa, arancio e dorata e porvi diverse candele, candele rosse, arancio e gialle che dovrebbero attrarre diverse salamandre.