La vera storia di Dracula, principe di Valacchia – parte I

Per milioni di persone il nome Dracula evoca il famoso vampiro, il Conte Dracula, personaggio romanzesco, cadavere durante il giorno e assassino succhiasangue di notte.  Comparve nel 1897 nell’romanzo dell’orrore di Bram Stoker. Questo immortale proagonista della toria si ispira al vero Dracula, vissuto in Transilvania molti secoli prima.

Il vero Dracula nacque nel 1430 a Sighisoara in Transilvania. Era il secondogenito del principe Vlad II di Valacchia e in seguito succedette al padre con il nome di Vlad III. Suo padre era chiamato Dracul, “il diavolo” forse perchè temibile guerriero o forse perchè era membro di un’organizzazione cattolica, gli “Ordini del Drago”, simbolo del diavolo.

Vlad III venne chiamato Dracula, ossia figlio di Dracul. Dracula era un feroce guerriero, ma era devoto a chi più gli interessava, cambiava quindi spesso bandiera e non si capiva mai se ci si poteva fidare di lui o meno. Governò e perse Malacchia in tre occasioni. La Valacchia era un principato della Romania Meridionale che comprendeva anche parte della Transilvania.

La terza dimensione: Abbott, la Terra piatta e gli UFO – parte II

Forse se un abitante di un’altra dimensione venisse da noi nemmeno ci renderemmo conto della sua presenza. Non sarebbe poi così improbabile seguendo il ragionamento di Abbott, magari è anche già successo e non lo sappiamo. Se un “alieno” attraverasse il nostro mondo probabilmente chi ne desse notizia verrebbe forse ritenuto un pò “tocco”.

Anche se ormai a certi fenomeni inspiegabili sono in molti a crederci: dagli UFO ai fantasmi. Proprio sulla base delle teorie avanzate da Abbott è stato ipotizzato che gli alieni potrebbero arrivare qui da altre dimensioni, da un altro universo e comparire e scomparire semplicemente, come se i loro viaggi si intersecassero con la nostra dimensione solo per brevi momenti.

Alcuni sostengono che questa potrebbe davvero essere la risposta. Gli alieni incrociano la nostra dimensione, si fermano pochissimo, a volte rapiscono persino qualcuno, per poi riportarlo. L’intersezione delle due dimensioni potrebbe spiegare molto bene anche tanti strani fenomeni.

La terza dimensione: Abbott, la Terra piatta e gli UFO – parte I

Edwin A. Abbott era un insegnante dell’epoca vittoriana e si era posto un interessante interrogativo che avrebbe poi posto le basi per altre teorie e addirittura la fantascienza: supposto che gli UFO esistessero davvero, e considerando per un attimo l’idea che non venissero dallo spazio, potevano invece arrivare da un’altra dimensione che l’uomo non è in grado di comprendere a causa della struttura tridimensionale del nostro mondo?

L’uomo scrisse un libro, Flatland: a romance of Many Dimensions, che in italiano si traduce con “La terra piatta, il romanzo delle molte dimensioni”. Nel suo scritto Abbott esplorava gli inquietanti risultati che si sarebbero ottenuti nel contatto con un’altra dimensione.

Pubblicato nel 1884 il libro conteneva in chiave satirica, molti spunti sulla ricerca di tutti quei fenomeni inspiegabili quali: UFO, fantasmi,  misteriose apparizioni e sparizioni. Nella sua storia ci sono due mondi che vengono a contatto tra loro.

Ley, calamite naturali per alieni: avvistamenti notturni

Abbiamo già accennato agli strani fenomeni che avvengono sulle ley lines. Anche oggi riportiamo alcuni accadimenti raccontati da Joyce Bowles. Era una domenica notte del novembre del 1976 quando la donna, accompagnata dall’amico Ted Pratt andò a prendere il figlio Stephen nel vicono villaggio di Chilcomb.

La donna era impiegata presso la stazione ferroviaria di Winchester ed era una persona come tante altre. Lo stesso Pratt, ma intanto che percorrevano la strada la macchina sobbalzò violentemente. A causa di questo vi fu uno sbandamento e finirono al di fuori della carreggiata.

I fari e il motore della macchina si spensero all’istante e i due rimasero al buio. I due un pò preoccupati si guardarono attorno e videro un oggetto arancione a forma di sigaro librarsi nel cielo poco distante da loro. Era dotato di oblò dai quali guardavano fuori tre teste.

Ufo, l’incontro di Steven Kilburn in autostrada e altre esperienze

Steven Kilburn stava viaggiando su un’autostrada deserta del Maryland, ad un certo punto sbandò e in quel preciso momento vide apparire di fronte a sé, tre figure. Rimase ammutolito a guardarle, sorpreso dalla loro presenza in quel punto.

Sotto ipnosi Steven ricorderà che erano piccoli di statura, gli arrivavano sotto la spalla, avevano facce bianche e pallide, tanto a sembrare di gomma, con occhi scintillanti e neri di cui non riusciva nemmeno a scorgere le pupille. Descrisse le loro teste come lacrime rovesciaute, con nasi che parivano piccole creste bucate da fori piccoli.

Uno di loro era il capo. Kiburn fu trascinato via, rapito dai tre allieni. Chi subisce questo tipo di contatto descrive sempre gli extraterrestri come bassi di statura, ma con quello che è il capo un pochino più grande. Arrivano al massimo ad un metro e mezzo.

Metamorfosi: credenze intramontabili di lupi e vampiri in Nigeria – parte II

Il tenente britannico non avrebbe mai associato la morte della iena a quella dell’uomo del villaggio se la cosa non si fosse ripetuta nelle notti successive. Dato che voleva vederci chiaro la notte successiva mise una carcassa di scimmia nella boscaglia e rimase ad aspettare appollaiato su un albero vicino.

Ma per due notti non successe niente, così la terza mise una trappola a funzionamento automatico. A mezzanotte il fucile sparò, ma al suo arrivo l’animale era scappato e non trovò nulla. Poco dopo nel villaggio udì ancora i tamburi suonare a morte. All’alba seguì ancora le tracce di sangue che portavano di nuovo al villaggio.

Arrivato davanti alla casa dove si fermavano le impronte di sangue gli venne spiegato che durante la notte era morta la madre del capo del villaggio in circostanze misteriose. Non trovò però niente che gli rendesse più chiarta la situazione così per circa un mese lasciò perdere le ricerche.

Metamorfosi: credenze intramontabili di lupi e vampiri in Nigeria – parte I

Come dicevamo il concetto di licantropia è sopravvissuto per secoli nelle più disparate civiltà ed arrivato fino ai giorni nostri. Chi vi ha assistito oppure dice di esserne stato oggetto non sa spiegare come possa succede, ma comunque avvenga è una credenza che dà i natali alle due più malefiche creature della notte: il lupo mannaro e i vampiri.

Abbiamo parlato di Kaigh, lo studioso che vide i due ragazzi trasformarsi in sciacalli. Potremmo ritenere che il suo sia il parto di una fervida immaginazione, dovuta magari a qualche strano processo mentale, ma non è l’unico ad aver parlato di ciò, ad aver assistito a simili trasformazioni.

Anche nei tempi moderni persone riferirono di essere stati testimoni oculari di trasformazioni animalesche. Nella rivista inglese Cornhill Magazine un ufficiale britannico di guarnigione in un angolo sperduto della Nigeria nel 1918 scrisse di avervi assistito personalmente.

L’Isola di Pasqua, quali segreti nasconde?

Tra la Nuova Zelanda e il Sudamerica vi è un’isola molto bella che venne scoperta la domenica di pasqua del 1722 da Jacob Roggevee, che la chiamo Isola di Pasqua.

L’isola aveva già un nome, quello che glin avevano dato i suoi abitanti, che era Te Pito o Te Henua, mentre secondo altre tradizioni,l’isola veniva chiamata Rapa Nui.

Quando l’ammiraglio olandese vi sbarcò, rimase sbalordito dalle enormi statue rivolte verso il mare, inoltre incontrò la popolazione locale, che disse lui che le statue avevano un nome, Moai ed erano state realizzate secoli prima dai loro antenati per un motivo non chiaro.

Grecia, ombelico del mondo sul monte Parnaso

Abbiamo già trattato un pò in generale dei luoghi sacri che ci sono disseminati sul pianeta e che fanno parte di mitologia o credenze locali. Stavolta ci concentriamo sugli antichi Greci. Anche loro avevano un “ombelico del mondo”.

La mitologia greca narra che un giorno il re degli dei e degli uomini, il possente Zeus decise di scoprire quale fosse il centro del suo regno. Liberò quindi due maestose aquile alle estremità del mondo in modo che volando su tutta la terra trovassero il punto esatto, il centro del suo impero.

I grandi uccelli volarono sopra l’intera Terra alla sua ricerca fino a che riuscirono a trovarlo. I due rapaci si rincontrarono nella fertile vallata di Delfi, precisamente sul versante sud del monte Parnaso. Questo monte è esattamente al centro della Grecia e domina la città di Delfi.

Metamorfosi, uomini e animali nelle credenze degli indiani

Gli indiani del Pacifico Nord-Occidentale erano convinti che uomini e animali discendessero da antenati comuni e i loro progenitori fossero animali, da qui la credenza che, attraverso la magia, gli uomini potessero prendere le sembianze degli animali.

Ma credevano anche al contrario e cioè che un uccello o un animale potessero trasformarsi in un essere umano. Ogni famiglia indiana adorava il totem che la rappresentava, ed era una specie di benefica mascotte che portava e rpeservava il benessere del clan.

Gli indiani erano convinti che in ogni svariata forma della natura si nasconde un essere vivente. Secondo loro un essere era composto da Corpo, Mente e Spirito, collegati alla Natura. Quest’ultima per loro non era che un travestimento per tutte le più svariate forme di vita.

Il tempo mitico e l’ordine cosmico

Nel 1973 in Michigan successe un fatto molto insolito. Una donna, Laura Jean Daniels, appena uscita dal lavoro dopo il suo turno, guardò la Luna nel cielo  e vide qualcosa di estremamente insolito: il riflesso degli astronauti che vi erano atterrati.

Smise di osservare e si rese conto che attorno a lei le cose non erano più le stesse di prima. Il selciato e il marciapiede erano scomparsi, così pure le case ai lati della strada. Al loro posto c’era un vialetto pavimentato che portava ad un cottage che lei non aveva mai visto prima.

Nell’aria c’era profumo di rose. Laura era un pò disorientata, ma continuò lo stesso a camminare, spinta dalla curiosità. Avvicinandosi al cottage vide seduti nel giardino davanti a casa un uomo e una donna con indosso abiti fuori moda.

Il Cronovisore di Padre Alfredo Maria Ernetti, verita o finzione?

Se siete curiosi di sapere qualche cosa sulla macchina del tempo, è giusto sapere che, qualche anno fa, in Francia venne pubblicato un libro intitolato Le noveau mystere du vatican, scritto da teologo francese padre Francois Brune.

Nel libro vi è scritto che all’interno della Santa Sede vi è uno strumento capace di guardare gli eventi passati, chiamata crono visore e sarebbe stata inventata dal padre pellegrino Alfredo Maria Ernetti,, vissuto a Venezia fino al 1994.

Ernetti, insieme ad uno staff di 12 scienziati, tra cui spiccavano Enrico Fermi, e Padre Agostino Gemelli, negli anni cinquanta, avrebbe realizzato uno strumento in grado di trasmettere tramite ologrammi all’interno di uno schermo gli eventi del passato … realtà o finzione?

Orbs, ancora notizie …

Tornaniano anche oggi a parlare di Orbs, quel fenomeno che da tempo sta scatenando numerose perplessità. Oggi, abbiamo le dichiarazioni di un ricercatore, che cercherà di farci capire, nel corso di vari post, che cosa sono gli orbs. Quello che segue è del ricercatore Giorgio Rambaldi.

Veniamo al discorso Orbs colorati: altrettanto autentici come quelli bianchi , quelli colorati appartengono al gruppo delle Entità . Sono più differenziati rispetto agli altri , ultimamente ho letto di un sogno in cui un ” pallino blu ” si infilava nella vagina di una signora, da cui, poi, in realtà è nato un maschietto. Anche una fotografa, tempo fa , aveva riferito di avere fotografato Orbs blu e arancioni dove erano stati uccisi dei bambini …

Nel bosco magico dove spesso vado a fotografare Entità del tipo “Nebbie Strutturate” , vi è quasi sempre un Orb rosso arancio che staziona accanto ad un incrocio di quattro sentieri,tipico luogo da riti evocativi .

Orbs, una realtà che sconvolge

Tornaniano anche oggi a parlare di Orbs, quel fenomeno che da tempo sta scatenando numerose perplessità. Oggi, abbiamo le dichiarazioni di un ricercatore, che cercherà di farci capire, nel corso di vari post, che cosa sono gli orbs. Quello che segue è del ricercatore Giorgio Rambaldi.

Gli studiosi dei fenomeni acustici potranno comprendere meglio la dinamica della creazione delle forme pensiero, riferendosi alle forme geometriche che si producono (vedi Figure di Chladni):

Quando una placca di risonanza, in cristallo solitamente, viene cosparsa di sabbia e si modifica lievemente l’orlatura della placca stessa
quando essa viene fatta vibrare colpendola con una bacchetta od altro, si produce un getto di granellini verso l’alto, che, ricadendo, forma disegni che sono strutturalmente identici al contenuto degli Orbs.